FISM: "ANDREMO INCONTRO ALLE FAMIGLIE CON AGEVOLAZIONI"
(DIRE - Notiziario Minori) Imola, 4 mar. - Con le sette scuole
dell'infanzia private paritarie, il Comune di Imola rinnovera' la
convenzione in scadenza per altri cinque anni (e non piu' per
tre), abbassando di qualche centinaia di euro la contribuzione, e
introducendo per la prima volta una sorta di bonus per il numero
di bimbi stranieri accolti. Dal secondo anno di convenzione in
poi, infatti, alle scuole che dimostrano di avere almeno il 5% di
stranieri spetta una contribuzione annua di 500 euro, che va
sommata al resto della quota. Quest'ultima verra' a sua volta
scomposta in un contributo fisso (17.500 euro per sezione, che si
ridurranno a 16.100 euro a partire dal terzo anno) e uno
variabile, che tiene conto di tre "elementi premianti", come
spiega l'assessore alla Scuola, Marco Raccagna: la partecipazione
degli insegnanti alla formazione promossa dal Comune, la
provenienza di almeno il 50% degli alimenti da derrate a
certificazione biologica o a chilometri zero, e la realizzazione
di un progetto di riqualificazione scolastica. Il contributo
aumenta progressivamente dai 250 euro dl primo anno di
convenzione a 950 euro l'ultimo anno, per ogni "elemento".
Il bonus per i bimbi stranieri mira a renderne piu' omogenea la
distribuzione, fino ad ora fortemente sbilanciata verso le scuole
statali: per quanto riguarda l'imolese, (dove i 1.800 alunni sono
ripartiti ripartito equamente, cioe' in gruppi da 600, tra
comunali, statali e private), 64 stranieri sono nelle scuole
dell'infanzia paritarie comunali, 124 nelle statali, e soltanto
27 nelle paritarie private. Delle sette scuole private, infatti,
attualmente soltanto due superano la soglia del 5%, e sono
"Carmine", che ne accoglie l'11%, e il "Santa Caterina", il 13%:
si tratta di istituti privati dove le rette sono piu' accessibili
rispetto ad altri (circa 170 euro al mese contro i 220 di altre
scuole), che, come ammette lo stesso Raccagna, in alcuni casi non
accolgono neanche uno straniero.
La coordinatrice gestionale del Circondario di Imola della
Federazione italiana scuole materne (Fism), Carmen Falconi, non
nasconde di essersi dovuta tappare il naso per buttare giu' il
"bonus stranieri" e la riduzione della contribuzione.
"Comprendiamo che si tratta di un momento particolare- spiega- ma
speriamo di rivedere la convezione nel quinquennio, per
modificarla a favore delle scuole". E a proposito degli
stranieri, assicura che verranno prese le misure per "dare
agevolazioni alle famiglie: in molti casi accogliamo dei bambini
gratuitamente", mentre sulla religione spiega che "ci sono gia'
bambini musulmani che non hanno nessuna difficolta'" e che "nelle
mense si fa gia' attenzione a evitare la carne di maiale".
(Wel/Dire)