CASO RINVIATO ALLA GRANDE CAMERA. GELMINI SODDISFATTA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 mar. - "Apprendo con vivo
compiacimento la notizia dell'accoglimento, da parte della Corte
europea dei diritti dell'uomo, della domanda di rinvio davanti
alla Grande Camera del caso Lautzi, sull'affissione del
crocifisso nelle aule scolastiche. E' con soddisfazione che
constato che sono stati accolti i numerosi e articolati motivi di
appello che l'Italia aveva presentato alla Corte". Il ministro
degli Esteri, Franco Frattini, annuncia cosi' il successo
dell'Italia davanti alla Corte europea, la stessa che il 3
novembre scorso aveva sancito che non si potevano tenere
crocifissi in classe perche' la loro presenza avrebbe costituito
"una violazione del diritto dei genitori ad educare i figli
secondo le loro convinzioni" e violato anche "il diritto dei loro
figli alla liberta' di religione".
Il caso era stato sollevato nel 2002 da Soile Lautsi,
cittadina italiana originaria della Finlandia residente ad Abano
Terme (Padova) che aveva chiesto al preside dell'istituto
Vittorino da Feltre di togliere il crocifisso dalle aule dove
studiavano i suoi due figli. La donna aveva espresso la propria
contrarieta' facendo riferimento anche ad una precedente sentenza
della Corte di Cassazione senza pero' ottenere risposte positive
dalla scuola. Di qui la decisione di rivolgersi al Tar del Veneto
prima (nel 2002) e, poi, visto l'ostruzionismo del ministero
dell'Istruzione, alla Corte di Strasburgo (nel 2006).
Per Frattini, "si conferma l'importanza della decisione del
governo italiano e dell'importante lavoro di squadra svolto dalla
presidenza del Consiglio e dal ministero degli Esteri per far
valere un principio di rispetto dei valori profondi del credo
religioso cristiano radicato nella grande maggioranza dei
cittadini italiani. Guardiamo ora con fiducia- conclude il
titolare della Farnesina- alla successiva tappa del procedimento
che si svolgera' presso la Grande Camera della Corte europea dei
diritti dell'uomo".
Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, esprime
tutta la sua "soddisfazione" per l'accoglimento da parte della
Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo del ricorso presentato
dell'Italia contro la sentenza che ha detto no al crocifisso in
aula. Secondo il ministro si tratta di "un grande successo
dell'Italia che riafferma il rispetto delle tradizioni cristiane
e l'identita' culturale del Paese. Ma si tratta anche di "un
contributo all'integrazione che non va intesa come un
appiattimento e una rinuncia alla storia e alle tradizioni
italiane".
(Wel/ Dire)