(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 mar. - Dopo l'incontro avuto
con la Sisac (Struttura interregionale sanitari convenzionati),
il 28 febbraio per la prosecuzione delle trattative per il
rinnovo contrattuale nazionale per la pediatria di famiglia, la
CIPe (Confederazione italiana pediatri), "mantiene un forte
giudizio negativo sull'intera piattaforma contrattuale
presentata." Dalla nota diffusa dalla confederazione si apprende
che "le richieste della CIPe sono state sostanzialmente disattese
e i punti critici permangono immodificati".
Il comunicato prosegue specificando: "Viste le insufficienti
risorse finanziarie, la CIPe chiede che il 3,2% di incremento
vada interamente distribuito sull'onorario professionale per la
quota 0-14 anni, e di destinare un incremento aggiuntivo dello
0,8 % alle Regioni", La CIPe ribadisce, inoltre, "la richiesta
che il coordinatore di UCCP venga retribuito con finanziamenti
appositi dalle aziende e che sia garantita le specificita'
dell'area pediatrica". La Confederazione dei pediatri, poi, nella
nota fa presente che giudica "non negoziabile il tentativo di
eliminare l'indennita' informatica" e rifiuta "la penalizzazione
di un 30% sugli incrementi regionali a carico dei medici
pediatri, qualora non si giungesse alla stipula dei relativi
accordi decentrati, e rigetta la normativa sulle incompatibilita'
che assimila l'ambulatorio del pediatra a quello delle strutture
pubbliche".
La CIPe, dunque, rimane fortemente critica sul tentativo di
normare le domiciliari solamente per la pediatria di famiglia e
nel comunicato annuncia che "valutera' la proposta nell'interesse
dei bambini e dei pediatri". Infine la Confederazione "rifiuta la
norma che, senza un confronto con i sindacati, consente alle
Regioni di cancellare dagli elenchi assistiti dei medici pediatri
i bambini di eta' superiore ai sei anni, sostituendoli ad uno di
eta' inferiore, assegnando i primi contestualmente ai medici
generici della Regione." Nelle prossime settimane la CIPe, in
assenza di modifiche alla piattaforma contrattuale, valutera'
eventuali azioni di protesta per sensibilizzare i colleghi e i
cittadini sui punti critici evidenziati, nella certezza che
continuera' ad operare per difendere i pediatri di famiglia e i
loro piccoli assistiti.
(Wel/ Dire)