(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 mag. - Scuola e universita'
devono "tornare ad una visione rigorosa e - vorrei dire -
orgogliosa del loro compito che e' quello di creare e trasmettere
conoscenza, anche se questo significa in molti casi abbandonare
consuetudini alle quali in molti si erano attaccati". Cosi' il
ministro dell'Istruzione e dell'Universita', Mariastella Gelmini
in una lettera pubblicata da La Stampa nei giorni scorsi.
Il ministro ricorda, a proposito della scuola, che "per la
prima volta da molti decenni e' stata messa a punto una riforma
delle superiori ampiamente condivisa e in linea con le esigenze
della cultura e della societa' dei nostri tempi". Inoltre con il
ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, e' stato sottoscritto un
piano per l'occupabilita' dei giovani. Dunque, per Gelmini, dopo
le polemiche sul calendario scolastico (si deve o no spostare
l'avvio delle lezioni?), e' riduttivo dire che "il ministero
dell'Istruzione e' piu' in sintonia con quello del Turismo che
con le esigenze di crescita dei nostri giovani".
Invece il ministro invita a riflettere sul fatto che in Italia
tra quantita' e qualita', sia nelle scuole che nell'universita',
il sistema educativo "ha privilegiato la prima". Ma "e' finita
un'epoca. Oggi la crisi ce lo impone: o si cambia o non si e'
piu' in grado di reggere la sfida della modernita'. Per questo-
chiude- mi aspetto che il Parlamento approvi al piu' presto e con
una larga maggioranza la riforma dell'Universita'".
(Wel/ Dire)