(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mag. - "Sei precaria e
insegni da dieci anni nelle scuole per l'infanzia del Comune di
Roma? Tutto questo non serve poiche', nonostante le leggi
sull'eliminazione del precariato, potrai ottenere al massimo 3
punti su 10. Se invece sei una scienziata con due lauree o una
specializzazione post-laurea, anche se non hai mai avvicinato un
bambino, avrai diritto ad un posto da insegnante nelle scuole del
Comune di Roma. Questo il succo di una disposizione assurda
dell'amministrazione comunale, che va contro il precariato
ultradecennale e contro gli interessi delle famiglie, che si
troveranno come insegnanti dei propri figli persone che hanno mai
avuto esperienza nel campo dell'infanzia". Cosi' il Codacons in
una nota.
Di qui, spiega l'associazione, "il ricorso al Tar del Lazio
presentato da 425 maestre assistite dall'avvocato Carlo Rienzi,
col quale si contesta un bando di concorso per 300 posti che, per
oscure ragioni, ha come obiettivo quello di cacciare dalle scuole
comunali della capitale insegnanti che da dieci anni lavorano
ininterrottamente con contratti a tempo determinato- continua il
Codacons- per far posto ad illustri pluri-laureati che non hanno
maturato alcuna esperienza in un settore cosi' delicato come
quello dei bambini".
Il Tar del Lazio, spiega l'associazione, "ha deciso di vederci
chiaro e si e' riservato di decidere con estrema urgenza merito e
sospensiva il prossimo 7 luglio". "Forse i principi della
professionalita' e stabilizzazione di cui si riempiono la bocca
Brunetta e Berlusconi non hanno valore a Roma- afferma Carlo
Rienzi- Cerchiamo di capire quali sono le oscure ragioni che si
celano dietro questo bando che condanna al licenziamento
centinaia di precarie che per anni hanno lavorato nelle scuole
romane".
(Wel/ Dire)