(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mag. - L'Unicef esprime
preoccupazione per l'imminente processo nei confronti di Omar
Khadr, detenuto a Guantanamo. Omar Khadr era stato arrestato in
Afghanistan nel 2002 con l'accusa di avere commesso crimini
terroristici quando aveva 15 anni. Omar e' l'ultimo bambino
soldato ancora in carcere a Guantanamo. "Il reclutamento e
l'impiego di minori nelle ostilita' e' un crimine di guerra, e
gli adulti che se ne rendono responsabili devono essere puniti. I
bambini cosi' coinvolti ne sono vittime, e agiscono sotto
coercizione. Come L'Unicef ha ripetutamente affermato in altre
dichiarazioni sull'argomento, i minori combattenti hanno bisogno
di assistenza per essere recuperati e reintegrati nelle comunita'
di appartenenza, e non di processi o condanne.
Il procedimento contro Omar Khadr rischia di creare un grave
precedente internazionale a svantaggio di altri minori vittime di
reclutamento nei conflitti armati. Nel momento in cui le Nazioni
Unite celebrano il decimo anniversario dell'approvazione del
Protocollo opzionale sul coinvolgimento dei minori nei conflitti
armati, chiediamo ai Governi di tutti gli Stati che hanno
ratificato questo trattato - inclusi gli Stati Uniti - di far
rispettare lo spirito del Protocollo e di tutte le sue norme.
Inoltre, chiunque sia perseguito per reati che si ritiene
siano stati commessi quando era minorenne dovrebbe essere
trattato secondo i principi basilari della giustizia minorile
internazionale, che prevede una protezione speciale per tali
soggetti. Omar Khadr non dovrebbe essere processato da un
tribunale che non e' attrezzato ne' ha ricevuto un mandato per
fornire questo genere di tutela e per rispettare questi principi".
(Wel/ Dire)