SCUOLA, COBAS: IN PIAZZA 5 GIUGNO, E SCIOPERO SCRUTINI
"TREMONTI-GELMINI ACCELERANO LA DISTRUZIONE"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 mag. - Una manifestazione il
5 giugno, due giorni di sciopero degli scrutini nel periodo
compreso tra il 7 e il 15 giugno con modalita' diverse nelle
regioni. Questo e' quanto annunciano i Cobas "per bloccare la
finanziaria e i tagli nella scuola". "L'ultima tappa del massacro
della scuola e' la piu' sanguinosa. Nel prossimo anno scolastico
spariranno 26 mila posti di lavoro tra i docenti e circa 15 mila
tra gli Ata, con una espulsione di massa dei precari". In una
nota spiegano come "dopo i massicci tagli gia' operati quest'anno
e la catastrofica 'riforma delle superiori', Tremonti-Gelmini
accelerano la distruzione della scuola pubblica. E come se non
bastasse, il governo ha varato una manovra finanziaria che
colpisce in particolare i lavoratori/trici del pubblico impiego e
ancor piu' quelli della scuola. Dopo che per mesi Berlusconi
aveva spergiurato sulla favorevole situazione economica italiana,
ora, con un voltafaccia a 180 gradi, viene imposta una
Manovra-massacro, definita 'inevitabile per non finire come in
Grecia'".
Nella scuola, come in tutto il pubblico impiego, "verranno
bloccati i contratti per tre anni- dice ancora la nota- e
poiche', secondo l'Ipca (indice europeo prezzi), tale aumento
sarebbe nel triennio di oltre il 6%, 4 milioni di
lavoratori/trici subiranno un taglio salariale tra i 1.500 e i
1.800 euro. Ma in piu', nella scuola, si aggiunge il blocco per
tre anni degli 'scatti di anzianita'', che, sommato al
precedente, provoca un furto salariale medio intorno ai 6.000
euro. Per tutti i lavoratori, poi, si sposta di un anno la
pensione di anzianita', il pensionamento a 65 anni per le donne
verra' anticipato al 2016 mentre i dipendenti pubblici verranno
derubati della liquidazione, ricevendola non piu' all'uscita dal
lavoro ma diluita in tre anni".
Per questo e' decisiva "la riuscita della manifestazione
nazionale per bloccare la 'Finanziaria-massacro' e i tagli nella
scuola, convocata dai Cobas e dalla Usb per il 5 giugno a Roma
(piazza della Repubblica ore 15) e i due giorni di sciopero
nazionale della scuola durante lo svolgimento degli scrutini,
convocato dai Cobas con il seguente calendario: 7-8 giugno in
Emilia-Romagna, Calabria e nella Provincia di Trento; 10-11
giugno nelle Marche, Puglia e Veneto; 11-12 giugno in Sardegna e
Umbria; 14-15 giugno in tutte le altre regioni e nella provincia
di Bolzano. Lo sciopero e' convocato per la cancellazione dei 41
mila tagli di posti di lavoro nella scuola e della
Finanziaria-massacro, in particolare per quel che riguarda il
blocco dei contratti dei dipendenti pubblici, gli scatti "di
anzianita'" nella scuola, il furto delle liquidazioni e
l'allungamento dell'eta' pensionabile; per l'assunzione a tempo
indeterminato dei precari/e; per massicci investimenti nella
scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli
istituti; per l'annullamento della "riforma" delle superiori,
delle proposte di legge Aprea e Goisis e del decreto Brunetta;
per la restituzione a tutti/e dei diritti sindacali a partire dal
diritto di assemblea".
Ricordiamo che: a) gli scioperi anche durante gli scrutini
sono permessi dalla legge 146 fino a due giorni (esclusi quelli
delle classi "terminali"); b) e' illegale svolgere scrutini prima
della fine dell'anno scolastico - e i Cobas denunceranno i capi
di istituto che lo facessero - cosi' come spostare i calendari
degli scrutini per evitare lo sciopero; c) i docenti in sciopero
non possono essere sostituiti; d) chiediamo ad ogni docente ed
Ata un solo giorno di sciopero, quello che blocca il maggior
numero di scrutini.
(Wel/ Dire)
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