(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 27 mag. - Sono piu' di
820mila, 75mila solo Italia, i bambini europei che hanno almeno
un genitore in carcere. La denuncia viene da Eurochips, la rete
europea per i figli dei detenuti, che sottolinea anche come chi
ha avuto il papa' o la mamma in carcere ha cinque probabilita' in
piu' di diventare un futuro detenuto, in mancanza di interventi e
risposte ai suoi bisogni. Per sensibilizzare l'opinione pubblica
su questo problema, Eurochips organizza la prima edizione
dell'European prisoners' children's week.
A Milano la manifestazione e' promossa dall'associazione
"Bambini senza sbarre" che gestisce lo "Spazio giallo"
all'interno del carcere di san Vittore e di Bollate: un luogo di
attesa dove i bambini in visita si preparano al colloquio
settimanale con il genitore detenuto. Qui, inoltre, sono
assistiti da psicologi e arte-terapisti che li aiutano a superare
ansie e paure.
All'interno dello "Spazio giallo" di San Vittore passano
mediamente 150 bambini a settimana. il 30% ha un'eta' compresa
fra i 3 e i 5 anni, il 24% ha 1-2 anni, il 20% ha 6-8 anni.
Per dare voce a questi bambini invisibili, Bambini senza sbarre
organizza una mostra dei dipinti e dei disegni realizzati dai
piccoli utenti dello Spazio giallo. La mostra, che si svolgera'
presso l'Open Care (via Piranesi, 10) aprira' il 3 giugno. Verra'
riprodotto l'atelier di pittura del carcere e sara' aperto a
tutti i bambini che, dalle 15 alle 19, potranno partecipare allo
spettacolo-laboratorio "L'Acqua di Bumba" dello scrittore Roberto
Piumini.
Nel novembre 2009, Bambini senza sbarre si e' aggiudicata una
menzione di merito speciale del "Premio Amico della famiglia
2008" indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dipartimento per le politiche della famiglia, per il progetto
"Spazio Giallo". I riconoscimenti sono andati a "progetti di
eccellenza" con la finalita' di diffondere e valorizzare le
migliori iniziative in materia di politiche familiari intraprese
da enti pubblici e privati, enti locali, imprese e associazioni.
(Wel/ Dire)