NATI PREMATURI, SONO PIU' SENSIBILI AL DOLORE
AL BAMBINO GESU', IL PROGETTO "OSPEDALE SENZA PIANTO"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 mag. - I nati prematuri sono
maggiormente sensibili al dolore a causa delle cure a cui sono
sottoposti. È quanto emerge da uno studio condotto dalla
University College di Londra, secondo il quale la misurazione del
dolore e' uno degli aspetti piu' importanti soprattutto negli
ospedali pediatrici. È per questo che l'ospedale pediatrico
Bambino Gesu' di Roma, si e' posto l'obiettivo di diventare un
"Ospedale senza dolore". Dal 1 giugno 2008, infatti, e' stato
attivato un servizio 24 ore su 24 per la gestione del dolore nei
piccoli pazienti in Pronto Soccorso.
L'iniziativa nasce dall'esigenza di alleviare il dolore e
l'ansia nel bambino e nei familiari, fin dal primo accesso in
ospedale. Per molto tempo il dolore, in modo particolare nei
bambini, ha ricevuto scarsa attenzione. Infatti, fino a pochi
anni fa si credeva che questi pazienti non provassero dolore con
la stessa intensita' degli adulti. In tal modo, false
convinzioni, come effettive difficolta' di valutazione e
scarsita' di dati scientifici, hanno sottodimensionato il
"problema dolore" e la necessita di analgesia in eta' pediatrica.
Presso il Bambino Gesu', il trattamento precoce del dolore acuto
in Pronto Soccorso e' una priorita' subordinata solo ad una
eventuale instabilita' cardio-respiratoria. Per trattare il
dolore e' necessario conoscerne la gravita' e quindi valutarlo
con dati semiologici (sintomi emozionali, pianto, grida smorfie,
Fc, Fr, Pa, sudorazione, postura) e con una sua misurazione
(scala del dolore Vas e Flacc in relazione all'eta'). Nella
procedura attualmente utilizzata nel Pronto Soccorso del Dea si
sono individuate 3 tipologie di dolore: secondario ad una
patologia acuta di cui gia' si conosce la diagnosi; secondario ad
una patologia acuta con diagnosi da determinare; dovuto a manovre
invasive maggiori e minori. Dal 1 giugno al 31 dicembre 2008 sono
stati trattati dal Pain Service 1.019 bambini, di cui 73 (7,16%)
con analgo-sedazione profonda e tutti gli altri con farmaci
analgesici (Emla, Paracetamolo + Codeina, Ibuprofene, ecc).
Nella procedura adottata e' previsto il consenso informato e,
al momento della dimissione (pieno recupero funzionale o, nei
pazienti con handicap, recupero dello stato antecedente alla
procedura) viene inserito nel rapporto di Pronto Soccorso la nota
"Il vostro bimbo ha ricevuto un farmaco che addormenta, questo
potrebbe renderlo maldestro o alterare il suo giudizio per cui:
per le prossime 2 ore non date nulla ne' da mangiare ne' da bere,
tenetelo per mano se vuole camminare; per le prossime 12 ore
sorvegliatelo, non lasciategli fare attivita' che richiedano
abilita' (bicicletta, nuoto, servirsi di cose meccaniche,
sciare), se deve salire le scale prendetelo per mano, se qualcosa
vi preoccupa riportatelo al Pronto Soccorso." Il Pain Service
coinvolge tutta l'e'quipe del Dea (infermieri di Pronto Soccorso,
pediatri e rianimatori), ognuno con compiti definiti nella
procedura in funzione delle proprie competenze. Nel settembre
2009 e' stata aggiornata la procedura introducendo nuovi farmaci,
attualmente non ancora commercializzati in Italia. A gennaio
2010, invece, sono state introdotte anche tecniche di blocchi
periferici, potendo disporre di ambienti nell'osservazione breve
intensiva per il controllo dei pazienti fino al pieno recupero
sensoriale e motorio. L'obiettivo e' realizzare un "Ospedale
senza pianto".
(Wel/ Dire)
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