(DIRE) Roma, 24 mag. - Il Comitato Economico e Sociale Europeo
(Cese) chiede con forza un piano di investimenti nel settore
dell'educazione per avviare una vera e propria politica comune
europea volta a combattere l'esclusione sociale. Questo e' il
messaggio principale emerso dalla Conferenza Biennale 2010 che si
e' svolta a Firenze dal 20 al 22 maggio. "Il primo passo per una
politica europea di lotta all'esclusione sociale e' lanciare un
Libro Verde dedicato all'educazione come strumento per combattere
la poverta' e l'esclusione. Invitiamo la Commissione europea a
dare seguito alla nostra richiesta il prima possibile tenendo
conto del prezioso apporto che la societa' civile puo' offrire in
questo campo", ha detto il Presidente del Cese Mario Sepi.
Questa iniziativa rientra nei nuovi poteri attributi al
Comitato dal Trattato di Lisbona, che nell'articolo 11 pone le
basi per una vera democrazia partecipativa a livello europeo.
"E' curioso che per alcuni Stati Membri la lotta alla poverta'
non sarebbe una competenze dell'Unione europea, visto che il
Trattato di Lisbona la definisce condivisa tra l'Unione e gli
Stati", ha detto il Presidente della Commissione europea, Jose'
Manuel Barroso. Il CeseE supporta questa linea e nel documento
finale adottato dalla Conferenza Biennale richiede di andare
oltre, promuovendo nuovi indicatori per la Strategia Europa 2020
in materia di educazione e lotta alla poverta'. In particolare
promuove indicatori capaci di misurare il valore aggiunto
dell'educazione durante l'infanzia sulla riduzione
dell'esclusione sociale.
(Wel/ Dire)