(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 mag. - Nell'ambito della
rubrica curata dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il
notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo dal titolo
'Contro la dispersione scolastica', a cura di Letizia Daniele,
dirigente della Scuola secondaria di primo grado 'G.Rossetti' di
Vasto (Chieti).
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'La vita non va mai vissuta nel disimpegno: aiutiamoli ad
aiutarsi per vincere'
PREMESSA
La dispersione scolastica non si manifesta ed identifica
unicamente con l'abbandono, che tuttavia resta sempre il fenomeno
piu' drammatico e culminante di un processo di rottura
(culturale, sociale, esistenziale) a lungo preparato. Cause della
dispersione, pertanto, non appaiono solo quelle attribuibili
all'ambiente socio-economico o al disagio personale che talvolta
si manifesta anche in forme di patologie comportamentali.
La dispersione e' anche, e spesso prima di tutto, forma
d'insuccesso scolastico, che si verifica quando gli studenti non
riescono a dispiegare pienamente il loro potenziale
d'apprendimento, soddisfacendo i propri bisogni formativi. In
moltissimi casi il distacco dalla scuola non si consuma con
l'abbandono, ma con la disaffezione, disinteresse, demotivazione,
noia, disturbi comportamentali. Tali manifestazioni si basano
spesso su difficolta' d'apprendimento (soprattutto sul terreno
linguistico espressivo, logico-matematico e del metodo di studio)
e su una carriera scolastica vissuta piu' come obbligo esterno
(familiare, sociale), che interno (bisogno di affermazione,
crescita, acquisizione di saperi, capacita', cittadinanza) per
realizzarsi come persona.
Non possiamo piu' mantenere uno sguardo superficiale su cio' che
agita i nostri ragazzi. Alcuni comportamenti, non conformistici,
non attesi, per troppi versi, considerati inspiegabili, stanno
diventando diffusi. Che cosa accade a questi ragazzi che non
hanno piu' timore di stare sotto i riflettori della critica
ovvero 'non temono di essere considerati dei 'somari' e di vivere
tra i somari?'
PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO (ELEMENTI DI CENTRALITÀ DELLO
STUDENTE)
Finalita' e obiettivi
Responsabilizzare e motivare gli alunni facendo leva sulle loro
reali esigenze e sulle eventuali potenzialita' intellettuali e
culturali.
Lo studio delle potenzialita' deve nascere dalla loro idea di
cultura e dalla eventuale e compiuta percezione della loroà
ignoranza.
Quando si parla di dispersione ci si riferisce ad un insieme
di insuccessi che non si esauriscono con il solo evento di
abbandono o dropping out. Esso si delinea, piuttosto, come
l'esito di una serie di fallimenti nella carriera formativa, dai
risultati scadenti ai rallentamenti dovuti a cambiamenti di
scuola, interruzioni o bocciature, che conducono con elevate
probabilita' alla fuoriuscita definitiva dal sistema formativo.
L'analisi di un fenomeno multidimensionale e sfuggente come la
dispersione scolastica ha richiesto molteplici attenzioni, anche
alla luce dei diversi obiettivi che il progetto si era posto.
Infatti si e' voluto:
1. approfondire la conoscenza teorica ed empirica della
dispersione, a partire dalle indagini pre-esistenti e dalle
testimonianze di testimoni privilegiati del fenomeno;
2. analizzare in profondita' il fenomeno nella percezione dei
giovani in esso implicati e degli insegnanti e operatori che
quotidianamente affrontano situazioni di disagio scolastico;
3. individuare le iniziative esistenti e i criteri di analisi
delle stesse per le ideazioni di possibili nuovi interventi;
4. garantire il diritto al successo formativo attraverso percorsi
che consentano a ciascun alunno di esprimere le proprie
potenzialita';
5. ridurre il disagio attraverso la promozione di esperienze di
autoefficacia e autostima;
6. realizzare spazi-ambiente di accoglienza in cui sia favorito
l'incontro con l'altro e la condivisione;
7. favorire e promuovere l'inserimento di alunni in situazione di
emarginazione all'interno della scuola e negli spazi
extrascolastici offerti dal quartiere;
8. potenziare la motivazione all'apprendimento con iniziative di
sostegno individualizzato e di gruppo;
9. arricchire l'offerta formativa giungendo ad un'offerta
multipla basata sui piani esperienziale, espressivo, relazionale,
culturale, operativo, orientativo;
10. favorire e promuovere iniziative di formazione,
autoformazione e aggiornamento rivolte ai docenti per migliorare
le competenze professionali e creare spazi di confronto;
11. favorire il coinvolgimento delle famiglie, in particolare
quelle che vivono situazioni di disagio e di svantaggio
socio-culturale, per creare spazi di incontro, condivisione,
orientamento e per superare la condizione di isolamento;
12. favorire la sinergia con i servizi sanitari, i servizi
sociali ed educativo-formativi per potenziare un'azione
pedagogica comune di rete.
Strumenti impiegati
Mezzi tecnologici piu' raffinati e piu' adeguati alle
strumentalita' degli alunni.
Mezzi legati alla possibilita' di addestrare le piu' nobili
facolta': percezione, attenzione, memoria, flessibilita'
dell'intelligenza, in MODO ATTIVO e gioioso.
Allestimento sala del biliardino e del ping-pong; laboratorio
di giardinaggio, atelie'r di pittura, laboratorio tecnologico,
laboratorio informatico.
Per raggiungere gli obiettivi preposti, si sono seguite alcune
linee-guida nella realizzazione delle molteplici azioni di
ricerca intraprese; in particolare, si e':
1. individuata un'e'quipe di lavoro che riunisse, al contempo,
ampie garanzie sotto il profilo scientifico, un'approfondita
conoscenza dell'oggetto di studio e del contesto vastese e,
infine, una forte expertise nella gestione di progetti di ricerca
complessi;
2. provveduto ad integrare metodologie differenti nello stesso
progetto, al fine di ottenere da ciascuna il piu' ampio apporto
conoscitivo, coinvolgendo osservatori con punti di vista
differenti del fenomeno;
3. mantenuto un rapporto di costante scambio informativo e di
condivisione delle strategie con le famiglie degli allievi
coinvolti.
Organizzazione delle attivita' in relazione ai bisogni rilevati
Attivita' di individualizzazione e responsabilizzazione totale a
carico del singolo alunno.
Enucleazione di 'unita' di apprendimento' da somministrare
individualmente o nel piccolo gruppo.
Accanto a questo approccio quantitativo, abbiamo dato vita a
un'ampia indagine qualitativa, che prevedeva tre azioni, e che
voleva rispondere a molteplici obiettivi:
1. mettere a confronto il punto di vista degli insegnanti e dei
giovani;
2. individuare linee di approfondimento per lo studio della
tematica del successo/insuccesso scolastico;
3. identificare le azioni piu' significative intraprese nel
territorio a favore del successo formativo.
Si sono quindi realizzati tre focus group con insegnanti della
scuola: grazie al confronto interno a questi gruppi, abbiamo
potuto approfondire in particolare la percezione che gli
insegnanti hanno della dispersione scolastica e, soprattutto,
concentrare l'attenzione sul ruolo giocato dalla scuola nel
fenomeno.
Un'altra azione e' consistita nel coinvolgimento di una
ventina di giovani dispersi o ad alto rischio dispersione
mediante interviste in profondita', al fine di poter mettere a
confronto le affermazioni dei diretti interessati con quelle
provenienti invece dal mondo scolastico con il quale non sono
riusciti a stabilire un contatto proficuo.
Aspetti di flessibilita' organizzativa
Nell'ambito del tempo scuola, attivita' dei docenti disponibili.
Oltre il tempo-scuola, in ambito pomeridiano, attivita'
individuali e di piccolo gruppo.
Ore pomeridiane almeno due volte alla settimana.
Promozione di attivita' sempre piu' frequenti, in 'classi aperte'.
Tempi e fasi di realizzazione
Tutto l'anno scolastico, ma a scansione periodica.
Esiti e prodotti attesi
Recupero dei gap formativi. Dominio sufficiente degli argomenti
in corrispondenza del gruppo-classe.
Maggiore coesione del gruppo classe e interclasse,
potenziamento degli interessi e aumento delle motivazioni,
maggiore sensibilita' verso gli altri, aumento del rispetto nei
confronti dei compagni, delle strutture della scuola e verso gli
insegnanti.
Riduzione delle assenze, miglioramento della puntualita',
capacita' di permanere nella classe e relazionarsi
'culturalmente' con i compagni.
Modalita' di coinvolgimento degli OO.CC.
Tutti i soggetti devono essere coinvolti sia dal punto di vista
contenutistico sia da quello organizzativo e di collaborazione
fattiva.
Modalita' di coinvolgimento delle famiglie (e degli studenti)
Organizzazione di incontri pomeridiani con esperti in legalita',
psicologia dell'eta' evolutiva e dinamiche relazionali.
L'analisi del contesto entro cui opera la scuola ha fatto
emergere una realta' sociale caratterizzata da situazioni gravi
di abbandono dei minori, svantaggio socio-culturale e da
situazioni di disagio emotivo-affettivo connesse a realta'
familiari di disgregazione (separazioni coniugali, costituzione
di nuovi nuclei familiari), disagio psichico (da parte dei
genitori), tendenza da parte della famiglia alla delega educativa
laddove emergono problemi nella gestione di situazioni di
difficolta' o laddove ci sono problemi nell'assunzione
consapevole del ruolo genitoriale. Per avviare una comunicazione
significativa con la famiglia la scuola ritiene necessario
attivare iniziative educative che coinvolgano in maniera diretta
i genitori, cosi' da offrire uno spazio di coinvolgimento
personale, di contatto con se stessi, di accoglienza delle
proprie esperienze e dei propri vissuti, di condivisione, di
rielaborazione, di confronto con le proprie e le altrui pratiche
educative.
Nell'ottica della prevenzione del disagio e della dispersione
scolastica, si intende realizzare la costruzione di una rete
interpersonale nella condivisione delle problematiche affrontate,
la modifica degli atteggiamenti rispetto alla funzione
genitoriale e al rapporto scuola-famiglia, l'acquisizione di una
maggiore consapevolezza del proprio ruolo educativo.
Modalita' di coinvolgimento degli altri soggetti istituzionali e
territoriali
Coinvolgimento del Comune, attraverso il 'Progetto Giovani' e le
attivita' dell'Associazione 'Adriatica' che si occupa di
problematiche connesse agli stranieri ed etnie diverse.
Coinvolgimento della rete di Scuole 'Squadra di progetto' per
l'attuazione di azioni positive in continuita'.
Le azioni positive si estrinsecheranno nella organizzazione
comune di attivita' educative formali, di laboratori e di
attivita' di studio.
Articolazione del percorso didattico e di ricerca-azione
I momenti seguiranno due scansioni; dapprima saranno alternate,
successivamente si svolgeranno in parallelo.
Il progetto si ispira ai principi preventivi della pedagogia
salesiana e prevede diverse attivita' riconducibili ai seguenti
filoni:
1. fase di accoglienza iniziale;
2. fase di accompagnamento/inserimento;
3. fase di supporto allo studio;
4. fase di valutazione e riorientamento fino all'eventuale
iscrizione in una nuova struttura.
Oltre agli interventi individuali, le attivita' coinvolgono
soprattutto il gruppo classe poiche' e' in questo contesto che, a
parere dei responsabili e referenti di progetto, si evidenziano e
si esplicano le problematicita'. Viceversa, il supporto specifico
avviene in ambiente sia scolastico sia extrascolastico,
soprattutto all'inizio di ogni anno di scuola, periodo
particolarmente delicato. 'Cerchiamo di accogliere i ragazzi che
arrivano in prima, affinche' possano conoscersi tra loro, possano
confrontarsi anche nell'utilizzo di termini come intercultura,
riorientamento. Noi siamo convinti che lo star bene con i
compagni sia una condizione fondamentale per stare bene a
scuola.'
I docenti coinvolti nel progetto dispersione entrano a scuola
prima dell'orario scolastico per poter accogliere tutti gli
allievi, e' importante avere una relazione affettiva con gli
allievi, per poterli conoscere meglio.
Oltre alle attivita' realizzate in orario scolastico, e' previsto
un supporto allo studio al pomeriggio. Le attivita'
extrascolastiche si realizzano in spazi appositamente messi a
disposizione, sedi di associazioni presenti sul territorio o
oratori; le attivita' extrascolastiche sono svolte in orario
pomeridiano. Il programma svolto in classe di prevenzione
secondaria prevede, inoltre, l'affiancamento di volontari. Questa
figura, che generalmente ha un'eta' media di 26 anni, avvalendosi
delle strutture della propria associazione, offre opportunita' di
aggregazione con altri ragazzi, stabilisce rapporti di controllo
del lavoro scolastico e assolve una funzione familiare e
rassicurante.
Discipline coinvolte
In linea generale l'Italiano e la Matematica, ma approcci
interdisciplinari coinvolgeranno tutte le altre discipline.
Tempi, strumenti e procedure di controllo e monitoraggio
Il controllo si potra' effettuare attraverso la fruizione del
tempo - scuola comune piu' corretto.
La scuola valorizza le esperienze e gli interessi degli alunni
e li pone alla base del processo educativo. I docenti mirano a
sviluppare il proprio rapporto con gli alunni basandolo sul
dialogo, lo scambio e la valorizzazione delle peculiarita' e
della diversita' di ciascuno, adottano metodologie che pongono al
centro del processo d'insegnamento-apprendimento l'alunno con i
suoi bisogni e le sue risorse e privilegiano il metodo euristico
e problematico (problem posing; problem solving; brainstorming;
conversazioni guidate).
Le principali tecniche di lavoro utilizzate sono quelle
ritenute piu' idonee ad uno sviluppo del senso critico,
dell'autonomia, dell'autorientamento, della pratica della
cooperazione, dell'acquisizione di tecniche comunicative
diversificate:
- attivita' di tutoring alunno-alunno;
- attivita' laboratoriali
- attivita' d'insegnamento individualizzato o per piccoli gruppi,
per recupero e potenziamento;
- attivita' per lo sviluppo delle abilita' metacognitive;
- attivita' di cooperazione;
- uso di tecniche e metodologie informatiche;
- attivita' interdisciplinari;
- giochi didattici.
Documentazione
Relazione connesse alle osservazioni periodiche e finali.
Produzione di DVD, filmati e materiale grafico-pittorico.
Disseminazione / comunicazione
I risultati conseguiti saranno comunicati in ambito di Reti di
Scuole e attraverso una Tavola rotonda con Esperti ad hoc
organizzata presso una televisione locale, con tutte le
protezioni privacy insite.
Trasferibilita'
Possibilita' di utilizzare le strategie adottate nelle situazioni
anche meno problematiche.
(Wel/ Dire)