LO CHIEDONO GLI ENTI PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA DI ROMA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - Un piano organico di
politiche per l'infanzia e l'adolescenza a livello comunale, da
costruire attraverso la relazione tra amministrazione ed enti
gestori dei servizi e passando per il rilancio della legge 285:
e' questa, in sintesi, la richiesta emersa oggi a Roma
dall'incontro del Coordinamento degli enti per l'infanzia e
l'adolescenza, che si sono dati appuntamento per discutere,
insieme anche ai rappresentati dei municipi, il documento "Per un
giusto Piano sull'infanzia e l'adolescenza", diffuso nei giorni
scorsi, che in sei punti schematizza le proposte delle
associazioni. L'incontro, disertato dai municipi del
centrodestra, e' stato l'occasione per fare il punto sulle
politiche per l'infanzia e l'adolescenza, a livello nazionale ma
soprattutto locale, con particolare riferimento allo "spirito"
della 285 e alla necessita' di recuperarne il senso originario.
"La 285 e' stata un'invenzione cruciale della Turco, che l'ha
proposta come strumento per sperimentare metodologie innovative -
ha spiegato Claudio Tosi, portavoce del coordinamento - Oggi, il
70% dei progetti attivati grazie a questa legge nel 2000, sono
rimasti stabili fino ad oggi: questo significa che il Comune deve
considerarli servizi territoriali e non progetti vincolati a
fondi triennali. Dobbiamo svincolare questi servizi dalla 285,
dando la possibilita' a nuove sperimentazioni di essere
finanziate da quella normativa. I fondi necessari a consolidare
come servizi i progetti stabili nati dalla 285 dovrebbero invece
essere inseriti nel nuovo Piano regolatore sociale".
Ed e' proprio questa la richiesta principale che il
Coordinamento rivolge al comune di Roma, sostenuto, tra gli
altri, dal Forum del Terzo settore del Lazio: "Condividiamo la
vostra proposta - ha detto il portavoce Gianni Palumbo - e
mettiamo a disposizione la convenzione che recentemente abbiamo
stipulato con due studi legali, per poter sostenere le azioni
delle organizzazioni contro la pubblica amministrazione, quando
se ne presentino le condizioni". Sempre in riferimento alla 285,
il Coordinamento chiede che "i progetti attualmente realizzati in
spazi privati possano essere spostati in spazi pubblici,
liberando cosi' gli enti gestori dall'onere della locazione", ha
detto ancora Tosi.
Le altre proposte riguardano l'adeguamento dei finanziamenti
previsti dalla 285, che fino ad oggi sono rimasti invariati nella
loro entita', il raccordo interistituzionale previsto dalla 285
stessa nella realizzazione degli interventi rivolti a infanzia e
adolescenza e lo sviluppo di un confronto interassessorile su
queste tematiche. Il Coordinamento ha incassato, durante
l'incontro, anche il sostegno del Roma Sociale club, la rete di
municipi sule tematiche del welfare, rappresentata oggi da Tonino
Vannisanti, assessore alle Politiche sociali del VI Municipio:
"Abbiamo gia' discusso, tra municipi, una mozione sul welfare. La
nostra proposta e il nostro impegno e' di portare questa
discussione a livello comunale, tramite un consiglio
straordinario sulle politiche sociali, in cui queste tematiche
siano segnalate con evidenza". Una proposta condivisa anche dal
consigliere comunale Andrea Alzetta, che ha precisato come
"questo consiglio straordinario debba essere convocato entro
giugno, cioe' entro l'approvazione del bilancio comunale, la cui
scadenza e' il 31 luglio. Se entro quella data il bilancio non
sara' approvato, andremo in esercizio provvisorio: e sara' un
problema serio per tutti".
(Wel/ Dire)