(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 mag. - Una petizione rivolta
ai parlamentari per chiedere di rivedere la legge 149 del 2001 su
affidi e adozioni. E' l'iniziativa partita dall'associazione 'La
Gabianella e altri animali', guidata dalla fondatrice Carla
Forcolin. Sono quasi 6.000 le firme raccolte, per l'esattezza
5.875, 3.967 online (sito www.lagabbianella.org) e 1.908 su
carta, che sono state consegnate giovedi' scorso al presidente
della Camera, a Roma, nel corso del convegno 'Diritto ai
sentimenti per i bambini in affidamento'. Secondo la legge 149,
il minore viene affidato ad altri genitori quando la sua famiglia
non viene considerata in grado di poterlo allevare. L'alternativa
e' l'istituto. In tutto i bambini che vivono fuori dalla famiglia
sono 32.400, 16.800 sono in affido familiare, 15.600 si trovano
in strutture residenziali.
Quello che chiede l'associazione, ha spiegato la Forcolin, e' che
la famiglia affidataria, nel caso in cui il minore si sia trovato
bene, diventi la prima soluzione nel caso di ipotesi di adozione;
e che la famiglia affidataria possa comunque mantenere un
rapporto con il minore dopo l'affidamento eventuale in altro
nucleo. "Qualora l'affidamento di un minore si risolva in
un'adozione- si legge nella petizione- a causa del mancato
recupero della famiglia d'origine, vanno protetti i rapporti
instauratisi nel frattempo tra affidati e membri della famiglia
affidataria. Va quindi favorita la permanenza del bambino nella
famiglia in cui egli gia' si trova; ove cio' non sia possibile,
va comunque tutelato il mantenimento di un rapporto affettivo con
la famiglia affidataria, nelle forme e nei modi ritenuti piu'
opportuni dagli operatori, dopo aver ascoltato la famiglia
affidataria stessa e la futura famiglia adottiva". Sul sito
dell'associazione sono pubblicate le quasi 4.000 firme raccolte
'online' per la petizione. Tra queste c'e' quella di Brunella
Benedetti, di Lugo, di professione educatrice: "Integrare la
legge e' urgente e non prorogabile, tante famiglie e bimbi hanno
pagato e pagano con dolore il vuoto legislativo che non li
tutela". Scrive anche Maria Jolanda Peri, un genitore adottivo e
affidatario di Massa Carrara: "Sono mamma di un bambino arrivato
in affido e che dopo piu' di 5 anni abbiamo potuto adottare
definitivamente, e mamma di un bimbo in affido".
(Wel/ Dire)