RIFUGIATI, PARLAMENTO UE: 6 MILA EURO A REINSEDIAMENTO
PARTE IL DIBATTITO A STRASBURGO, OK COMMISSIONE LIBERTÀ CIVILI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 mag. - In base alla proposta
approvata dalla commissione per le Liberta' civili, gli Stati
membri che volontariamente decidono di partecipare al programma
di reinsediamento dei rifugiati di paesi terzi potrebbero
ricevere fino a 6.000 euro per ogni persona reinsediata. La
proposta lunedi' sara' affrontata nella Sessione plenaria
dell'Europarlamento a Strasburgo. Oggi il dibattito, (possibile
un rinvio a martedi' o mercoledi'), martedi' o giovedi' la
votazione. I relatori saranno il portoghese Rui Tavares della
Sinistra unitaria europea e i britannici Jean Lambert dei Verdi,
e Claude Moraes dell'Alleanza Progressista di Socialisti &
Democratici.
I paesi dell'Unione Europea- spiega una nota
dell'Europarlamento- contribuiscono in misura minore al
reinsediamento rispetto ad altri paesi sviluppati quali Usa,
Canada e Australia. I deputati dovrebbero inoltre approvare la
creazione dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo. Nel 2008
l'Unione europea ha contribuito soltanto al 6,7% del totale dei
rifugiati reinsediati a livello mondiale, con 4.378 persone
accolte.
Oggi, solo dieci Stati membri, fra i quali non figura
l'Italia, hanno preso parte in maniera permanente al programma di
reinsediamento. Per incentivare dunque gli Stati a prenderne
parte, i deputati propongono un finanziamento di 6.000 euro per
ogni rifugiato accolto durante il primo anno, 5.000 euro per il
secondo e 4.000 euro per il seguito.
Il finanziamento supplementare al reinsediamento ricevuto dai
paesi che aderiscono nei primi due anni di partecipazione al
programma dovra' essere reinvestito, precisano i deputati della
Commissione per le liberta' del Parlamento europeo, per lo
sviluppo di un programma di reinsediamento sostenibile. "Non vi
e' tuttavia accordo fra i deputati e il Consiglio sulle priorita'
da rispettare nell'attuazione del programma di reinsediamento-
segnala la nota dell'Europarlamento- per i deputati, sono da
considerare come categorie di persone piu' vulnerabili e pertanto
prioritarie nel ricevere assistenza, i bambini e le donne a
rischio di sfruttamento o violenza, i minori non accompagnati, le
persone in condizioni sanitarie gravi, i sopravvissuti alla
violenza e alle torture e le persone che hanno bisogno di un
reinsediamento d'emergenza per esigenze legali e di protezione".
Il Consiglio vorrebbe invece stabilire i gruppi prioritari
secondo criteri di provenienza geografica e di nazionalita'.
Per reinsediamento s'intende il processo per cui cittadini di
paesi terzi, per bisogno di protezione internazionale, sono
trasferiti su richiesta dell'Agenzia Onu per i rifugiati, da un
paese terzo a uno Stato membro, dove ricevono uno status e una
protezione simile a quello di rifugiato politico.
Il Parlamento europeo dovrebbe approvare la creazione
dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo, secondo la proposta
presentata nella relazione di Jean Lambert (Verdi/Ale, Gb). Con
sede alla Valletta (Malta), l'ufficio avra' il ruolo di assistere
i governi nazionali che ricevono le domande d'asilo. Si occupera'
anche di rinforzare la cooperazione fra le autorita' nazionali e
di inviare supporto amministrativo agli Stati membri
particolarmente sotto pressione. Il Parlamento e il Consiglio si
sono accordati, in seconda lettura, per dare all'Ufficio europeo
di sostegno per l'asilo anche la coordinazione per gli scambi
d'informazione sulle procedure di reinsediamento attuate dagli
Stati membri.
Infine, il Fondo europeo per i rifugiati sara' modificato per
premettere un finanziamento adeguato ai nuovi obiettivi, secondo
quanto proposta dalla relazione del britannico Claude Moraes.
(Wel/ Dire)
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