(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 mag. - Nell'ambito della rubrica curata dall'Associazione nazionale presidi (Anp) per il notiziario 'Dire Minori', pubblichiamo l'articolo su 'L'impresa formativa simulata', a cura del dirigente scolastico Costanza Cavaliere, dell'Istituto statale di istruzione superiore 'Algeri Marino' di Casoli (Chieti)
Cos'e' l'Impresa Formativa Simulata? È una delle modalita' previste dai progetti di Alternanza Scuola-Lavoro, che puo' porsi come fase intermedia che precede, anticipa e prepara il passaggio in azienda oppure come opportunita' formativa alternativa allo stage. È una ricostruzione simulata, ma realistica, di un'azienda nei suoi diversi reparti, nei processi, nelle attivita'. La sigla IFS, infatti, indica un'azienda virtuale, animata da studenti che svolgono attivita' di mercato in rete, e-commerce, con il tutoraggio di un'azienda reale che ne e' l'azienda madrina e che costituisce il modello di riferimento in ogni fase del ciclo di vita aziendale: dalla business idea al business plan, dall'iscrizione alla Camera di Commercio e all'Ufficio Registro alle transazioni commerciali, dalle operazioni finanziarie agli adempimenti fiscali.
L'insieme delle IFS, collegate tra loro tramite Internet, costituisce la Rete Telematica Italiana delle IFS, coordinata dal MIUR e sostenuta attraverso SIMUCENTER regionali, che sono delle Centrali di Simulazione che consentono di simulare tutte le azioni legate aree specifiche delle attivita' imprenditoriali quali: Banca, Mercato, Fisco. È un processo formativo che riguarda tutta la classe, rende l'apprendimento piu' attraente, basato sulla reciprocita' dei processi del 'pensare' e del 'fare', e richiede la presenza di un tutor e l'impegno di diversi docenti.
Favorisce, inoltre, l'acquisizione delle 8 competenze chiavi, quali:
1. Comunicazione nella madre lingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4. Competenza digitale;
5. Imparare ad imparare;
6. Competenze sociali e civiche;
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialita';
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
L'IFS stimola il protagonismo e la disponibilita' degli alunni a mettersi in gioco, consente il coinvolgimento di tutti, valorizzando le potenzialita' di ciascuno, agevola il recupero dei soggetti deboli sia in termini di motivazione che di modalita' di apprendimento, consente la valorizzazione delle eccellenze, facilita l'individuazione delle competenze disciplinari e trasversali acquisite dagli alunni e la relativa certificazione.
FINALITÀ DEL PROGETTO
- Attuare modalita' di apprendimento flessibili aderenti ai ritmi e agli stili cognitivi degli allievi.
- Promuovere soluzioni formative piu' adeguate alla diversita' delle intelligenze.
- Realizzare un forte intreccio tra conoscenze di carattere teorico e applicazioni pratiche.
- Sperimentare metodologie di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con la formazione in contesti di lavoro.
- Favorire l'acquisizione di conoscenze e di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
- Sollecitare la vocazione professionale.
- Orientare l'allievo a costruire il progetto di se'.
- Perseguire la strategia dell'integrazione tra i canali formativi.
- Realizzare un collegamento tra la scuola, il mondo del lavoro e la societa' civile.
- Rafforzare la formazione alla cittadinanza attiva.
- Correlare l'offerta formativa allo sviluppo economico e sociale del territorio.
METODOLOGIA Un primo modello di apprendimento nell'IFS e' quello esperienziale:
- lo studente conosce attraverso l'osservazione diretta del fare altrui e, soprattutto, attraverso la propria azione e l'uso attivo delle nozioni apprese (l'operativita' diviene una dimensione specifica dell'apprendimento);
- il docente si trasforma in guida ed in promotore di apprendimento, sollecita e suggerisce piu' che dare risposte; e' un animatore dell'intelligenza collettiva dei gruppi di allievi, piu' che un diretto dispensatore di conoscenze;
- utilizza un metodo induttivo ed interattivo che parte dalle esperienze concrete (sul campo o in laboratorio);
- le attivita' di laboratorio sono veri momenti d'aula e non solo di supporto.
Un secondo modello di apprendimento nell'IFS e' quello sequenziale: prima della simulazione in Laboratorio si forniscono allo studente le conoscenze teoriche che poi troveranno applicazione. La programmazione didattica viene rivista, si anticipano o posticipano argomenti, si creano percorsi specifici, in modo da fornire allo studente i contenuti culturali come pre-requisiti per la Simulazione d'Impresa. L'impegno del docente e' di accettare una costruzione del sapere che segue la logica, a volte 'disordinata', dell'esperienza in laboratorio e non l'esposizione ordinata dei manuali scolastici.
I destinatari La classe III sez. A, abbastanza numerosa, si caratterizza per una evidente eterogeneita' sia a livello comportamentale sia per quanto attiene alla sfera piu' strettamente didattico-educativa.
Un gruppo abbastanza numeroso si applica nelle esercitazioni sia scolastiche, sia domestiche, nella rielaborazione dei contenuti proposti, partecipando attivamente alle lezioni, grazie alle abilita' operative, espositive ed organizzative che ha conseguito.
Un altro gruppo, con carenze pregresse linguistico-operative, cerca di migliorare la preparazione di base, ma si applica con discontinuita' e non sempre in modo ragionato. Un terzo gruppo di alunni disdegna il lavoro domestico, poco consapevole che il perdurare di tale noncuranza verso l'assunzione dei propri doveri puo' produrre ricadute negative sull'andamento didattico.
Per quanto attiene alle conoscenze la maggior parte possiede conoscenze sufficienti nei vari ambiti disciplinari, grazie all'impegno regolare e per qualcuno apprezzabile, nonche' ad un metodo di studio che favorisce l'apprendimento e l'applicazione delle conoscenze.
Gli alunni 'a rischio', invece, a causa di un impegno poco consapevole, di acquisizioni non del tutto interiorizzate e di un metodo di studio ancora non ben strutturato hanno, finora, rivelato conoscenze parziali.
Tutti, pero', hanno sviluppato uno stile cognitivo efficace che permetterebbe anche a quelli 'meno bravi', se dovutamente impegnati, di poter recuperare nel corso dell'anno.
È evidente che le caratteristiche e le finalita' del progetto summenzionate potrebbero migliorare gli apprendimenti degli alunni, consentendo loro di 'partecipare' ad un'esperienza diretta del mondo del lavoro in modo da poter meglio scoprire ed identificare le proprie aspirazioni ed attitudini. Non essendo particolarmente responsabili nell'assunzione dei doveri scolastici, con un gap motivazionale e metodologico particolarmente marcato, soprattutto nell'area delle discipline d'indirizzo, grazie al percorso innovativo dell'IFS - incentrato sull''imparare facendo' (learning by doing) - potrebbero essere rimotivati, acquisendo un saper fare da potersi giocare anche nel contesto scolastico.
Una inversione di tendenza sul piano motivazionale e' necessaria per:
- promuovere la responsabilizzazione;
- sollecitare l'impegno per i risultati;
- potenziare ed arricchire l'interesse e la propensione allo studio anche attraverso un collegamento con le risorse esterne alla scuola.
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il Progetto e' articolato in quattro fasi, ma per l'anno in corso si prevede di svilupparne le prime tre (dettagliatamente descritte) e di completare il progetto l'anno prossimo:
Organizzazione del percorso
- formazione dei docenti
- individuazione azienda madrina
- adesione alla piattaforma e richiesta password Sensibilizzazione o presentazione del modello IFS alla classe
- analisi del territorio
- Business Idea
- inizio redazione Business Plan
- individuazione forma giuridica
- predisposizione dei documenti per la costituzione
- gestione delle anagrafiche Attivazione o Start-up: adempimenti attraverso IFSNetwork
- atto costitutivo
- statuto
- Business Plan Gestione
OBIETTIVI GENERALI Favorire:
- il processo di acquisizione di competenze dinamiche;
- l'apprendimento di una metodologia di lavoro efficace per risolvere non solo la complessita' legata ad un contesto dato, ma utilizzabile in situazioni diverse;
- una nuova cultura dell'apprendimento ispirata ai principi del cooperative learning;
- lo sviluppo di attitudini mentali rivolte al problem solving;
- l'apprendimento organizzativo;
- la capacita' di auto-diagnosi e di autosviluppo;
- l'acquisizione della cultura d'impresa;
- l'attenzione per l'aspetto etico delle attivita' economiche.
OBIETTIVI In termini di competenze che si prevede di sviluppare In coerenza con gli obiettivi generali indicati nel POF:
Competenze afferenti le aree disciplinari:
Area storico-letteraria (italiano, storia, geografia) L'alunno dovra' conoscere e saper ricercare e formalizzare testualmente:
- le fonti della ricerca storica;
- morfologia ed antropizzazione del territorio;
- biografia dell'azienda madrina.
Area giuridico-economica (economia, matematica, diritto) L'alunno dovra' conoscere, analizzare, individuare e realizzare:
- sviluppo economico e produttivo del territorio;
- tipologie di imprese coinvolte e modelli gestionali;
- elementi di analisi del mercato;
- personalita' giuridica di consorzi ed associazioni;
- il marketing.
Area delle lingue L'alunno sara' in grado di:
- realizzare sintesi in lingua straniera, controllando l'errore;
- riferire su aspetti relativi alla costituzione di un'azienda in lingua straniera;
- produrre oralmente in contesti operativi.
Competenze relazionali (ed.fisica):
- partecipazione al lavoro di gruppo;
- assunzione di responsabilita' e leadership.
Competenze tecnico-operative
- acquisizione della capacita' di correlare tra loro le conoscenze ed i dati acquisiti;
- capacita' di produrre ed individuare materiale testuale;
- capacita' di impostare e sviluppare dati in prodotti digitali.
RISULTATI attesi:
- aumento della motivazione scolastica (crescita del rendimento complessivo);
- miglioramento delle capacita' logiche;
- rafforzamento del curricolo scolastico in aree deboli;
- miglioramento delle abilita' espressive;
- individuazione e valorizzazione degli stili di apprendimento e delle capacita' relazionali.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO (con indicazione delle discipline coinvolte, tempi, contenuti) Mese di Marzo Economia Aziendale (10 ore)
- individuazione azienda madrina 'SOLIS' Spa
- visita aziendale
- Business Idea
- Inizio redazione Business Plan Diritto (10 ore)
- presentazione IFS
- individuazione forma giuridica
- predisposizione documenti per la costituzione Italiano-Storia-Geografia (4 ore)
- biografia azienda madrina
- ricerca del logo dell'azienda Francese (5 ore)
- qu'est-ce qu'une entreprise ?
- les formalite's a' remplir pour cre'er une entreprise Geografia (4 ore)
- analisi del territorio Mese di Aprile Economia Aziendale (10 ore)
-completamento Business Plan Diritto (5 ore)
- il mercato
- piano economico finanziario Matematica (4 ore)
- statistiche
- fatturazione
- realizzazione del logo dell'azienda Inglese (5 ore) idem francese Ed. Fisica (3 ore) Totale ore I^ annualita' 60
TUTORAGGIO: compiti e funzioni del tutor.
Il tutor dovra' curare le relazioni interne, l'informazione e la sensibilizzazione, la creazione dei gruppi di lavoro, il monitoraggio delle attivita', il coordinamento delle attivita' di verifica, i rapporti con l'azienda madrina.
MONITORAGGIO DI PROCESSO
Al termine di ogni modulo dei questionari e colloqui di classe ed individuali informeranno sull'andamento del progetto, sui punti di forza e di debolezza, che verranno riequilibrati di volta in volta con attivita' di feed-back e di brainstorming.
VERIFICHE E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Verifiche disciplinari sui contenuti appresi; verifiche pluridisciplinari a fine modulo; relazioni scritte; analisi di casi.
Il credito scolastico sara' attribuito sulla base dei risultati ottenuti, rilevati tramite la Griglia di Valutazione delle competenze.
MODALITA' DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Attestato di partecipazione
(Wel/ Dire)