(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 mag. - Le educatrici dei nidi
e della scuola dell'infanzia scenderanno di nuovo in sciopero per
l'intero turno di lavoro di martedi' 18, con presidio dalle ore 9
davanti al Palazzo dei Congressi dell'Eur, dove si terranno gli
Stati Generali della Citta' di Roma. "Vogliamo denunciare ancora
una volta- afferma Daniela Pitti, RdB Comune di Roma-
l'atteggiamento di assoluta indifferenza dell'Amministrazione
comunale nei confronti del personale, il quale ogni giorno
evidenzia le gravi i difficolta' nella gestione dei nidi e delle
scuole".
Prosegue Pitti: "Alemanno afferma di volere di una citta'
bella da vivere, moderna, efficiente, accogliente- spiega- ne
progetta il nuovo il volto ma senza occuparsi dei sui cittadini
piu' piccoli. Nel Progetto Millennium, che avra' il suo momento
culminante nella convocazione degli Stati Generali della citta',
non c'e' infatti una sola parola sui servizi destinati ai
bambini. Per chi dovrebbe essere costruita questa nuova citta' se
non per i cittadini del futuro?".
Sottolinea la rappresentante RdB: "La realta' e' che sono pochi i
piccoli cittadini romani che riescono a frequentare un nido
comunale, ed anche quelli che hanno questa fortuna, visto i tagli
degli organici, non hanno piu' la garanzia di essere accolti in
strutture educative in grado di rispondere ai loro bisogni. Non
e' migliore la situazione della scuola dell'infanzia, con carenze
di organico di 713 unita' e con un esercito di insegnanti
precarie alle quali il Sindaco sembra non voler dare alcuna
risposta".
Conclude la nota: "Con lo sciopero del 18 maggio RdB continua
a denunciare il disinvestimento dell'Amministrazione capitolina
sui servizi pubblici, l'indisponibilita' alla riapertura di un
negoziato che ripristini e adegui il numero di organici nei nidi
e nelle sezioni ponte, le mancate assunzioni nei nidi e nelle
scuole dell'infanzia, il costante flusso di risorse verso i
privati per l'apertura di improbabili quanto incontrollabili
strutture assistenziali rivolte ai bambini di Roma".
(Wel/ Dire)