(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 mag. - Martin Brooks e' un
signore esperto di comunicazione, la cui storia non ha nulla a
che vedere con la sua attivita' professionale; Brooks ha una
figlia di cinque anni con una grave disabilita' cerebrale,
causata dalla mancanza di ossigeno al momento della nascita e
fino a qualche tempo fa uno dei suoi maggiori crucci, insieme a
sua moglie, e' stato quello di trovare un modo per comunicare con
la figlia.
Dopo aver acquistato un iPhone, e aver scoperto la tecnologia
dietro al dispositivo, ha progettato un software per tale scopo e
ha creato iComm, con il quale un bimbo disabile nel linguaggio e
nei movimenti puo' comunicare con le persone che lo circondano,
puntando lo sguardo sulle immagini visualizzate dal software,
alcune precaricate come cibo, giocattoli, attivita' e altre da
poter inserire secondo necessita' dai propri genitori.
Ogni selezione deve essere confermata con un Yes/No/More/Finished
visuale per garantire una comunicazione maggiormente accurata; il
bambino e' stimolato dalle forme, dai colori e dalle lettere che
forniscono i contenuti; il software prevede anche la possibilita'
di registrare nenie o canzoncine che sovente i genitori cantano
ai bambini, nonche' la gestione completa delle categorie in cui
inserire immagini specifiche dei vari contesti. Inoltre e'
possibile registrare messaggi vocali in risposta ad azioni
effettuate dallo sguardo del bambino.
iComm e' disponibile per il download sull'AppStore di Apple in
due versioni: una gratuita, ma limitata in alcune delle suddette
funzionalita' e l'altra a pagamento, per un periodo limitato, al
costo di qualche sterlina anziche' 15,99. Per ottenere iComm,
Martin Brooks ha lavorato nove mesi in collaborazione con Bappz,
una software house specializzata in programmi per iPhone e finora
circa 1300 persone in tutto il mondo hanno scaricato sul proprio
telefono il software di Brooks inondando l'autore di messaggi di
ringraziamento.
(Wel/ Dire)