SONO ANCORA 250 MILA QUELLI IMPIEGATI IN ESERCITI REGOLARI.
(DIRE - Notiziario Minori) Milano, 10 mag. - Una mostra
itinerante e una mano rossa per fermare l'uso dei bambini
soldato. La coalizione italiana della campagna "Stop all'uso dei
bambini soldato" ha presentato, all'universita' Statale di
Milano, una mostra fotografica, in collaborazione con Alisei,
Amnesty international, Coopi, Nuova multimedia, e Save the
children.
"Progressi sono stati fatti- spiega Viviana Valastro della
coalizione italiana- ma c'e' ancora molto da fare". Secondo le
stime delle Nazioni Unite sono ancora 250mila i bambini soldato
impiegati in eserciti regolari e nei gruppi armati in 35 Paesi
del mondo. "Nel 2000, ilprotocollo opzionale alla Convenzione dei
diritti del fanciulloha elevato l'eta' di reclutamento
obbligatorio da 15 a 18 anni- sottolinea Viviana Valastro-. Ma
rimane ancora la possibilita' di arruolare volontari e non si
considera che spesso sono le condizioni di vita dei giovani a
spingerli verso la carriera militare". La campagna chiede
l'inserimento nelle scuole militari italiane di insegnamenti sui
diritti dei fanciulli, anche nelle situazioni di guerra, e un
maggiore sostegno ai programmi di reinserimento dei bambini
soldato nella societa'. "Il fenomeno dei minori coinvolti nel
conflitto e' diminuito ma i problemi rimangono- spiega Viviana
Valastro- mancano, infatti, finanziamenti a lungo termine dei
progetti di reinserimento sociale, in particolare delle bambine".
La mostra e la raccolta di impronte rosse ( si potra' lasciare
l'impronta della propria mano sui fogli della campagna)
continuera' dal 20 al 22 maggio a Firenze, in occasione della
Biennale dal titolo "L'educazione per combattere l'esclusione
sociale". Poi, gli scatti fotografici saranno a disposizione di
chi li vorra' esporre, per tutte le informazioni il sito:
www.bambinisoldato.it.
(Wel/ Dire)