RAPPORTO ILO: : -3% IN 4 ANNI, LAVORI PERICOLOSI PER 115 MILIONI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 mag. - Il lavoro minorile
continua a diminuire, ma purtroppo ancora piuttosto modestamente,
con una riduzione del 3% tra il 2004 e il 2008. Lo sancisce il
Rapporto 2010 dell'Ilo, pubblicato ogni 4 anni, che contrastano
con quelli del 2006 in cui veniva presentato un quadro molto piu'
incoraggiante. Le nuove cifre mostrano un progresso "irregolare"
verso il raggiungimento dell'obiettivo di eliminare le peggiori
forme di lavoro minorile entro il 2016. Ma il Rapporto diffuso
oggi dall'International Labour Office avverte che se questa
situazione persiste, non si riuscira' a raggiungere l'obiettivo
fissato. Nel precedente Rapporto (periodo 2000-2004), la
diminuzione si attestava infatti al 10%.
Ad oggi il numero di minori lavoratori a livello mondiale e'
di 215 milioni, solo sette milioni in meno rispetto al 2004.
Nella fascia d'eta' 5-14 anni, il numero di bambini/e lavoratori
e' diminuito del 10% e il numero di bambini/e impiegati in lavori
pericolosi e' sceso del 31%.
Per quanto riguarda i lavori pericolosi (che sono spesso una
variante delle peggiori forme di lavoro minorile), il numero di
minori che li svolgono sta diminuendo, ma il tasso complessivo di
riduzione ha subito un rallentamento. Sono infatti ancora 115
milioni i bambini/e che li svolgono. In particolare, e' stata
registrata una diminuzione del 15% del numero delle bambine
lavoratrici e del 24% di quelle impiegate in lavori pericolosi.
Allo stesso tempo pero', e' aumentato il lavoro minorile tra i
bambini, sia in termini percentuali sia in termini assoluti. La
loro presenza nei lavori pericolosi rimane relativamente stabile.
Nella fascia d'eta' 15-17 anni, e' stato riscontrato un
allarmante aumento del 20% del lavoro minorile - da 52 milioni a
62 milioni.
Nella fascia d'eta' 5-14 anni, il numero dei bambini/e
coinvolti in attivita' economiche e' sceso nelle regioni
dell'Asia-Pacifico e America Latina-Caraibi. Al contrario, per lo
stesso gruppo di eta', si e' registrata una crescita nell'Africa
Sub-Sahariana. La situazione e' particolarmente grave in questa
regione, dove, un minore su quattro tra i 5 e i 17 anni e' un
lavoratore. Nella regione Asia-Pacifico il rapporto e' di un
minore su otto e in America Latina-Caraibi e' di uno su dieci. La
maggior parte dei bambini/e lavorano nel settore dell'agricoltura
(60%). Solo un bambino/a lavoratore su cinque riceve un salario.
La stragrande maggioranza lavora per la propria famiglia senza
alcuna retribuzione. Sono stati fatti considerevoli passi in
avanti nella ratifica delle norme dell'ILO sul lavoro minorile,
ovvero la Convenzione 182 (peggiori forme di lavoro minorile) e
la Convenzione 138 (eta' minima). Tuttavia, un terzo dei
bambini/e del mondo vive in paesi che non hanno ratificato queste
Convenzioni.
(Wel/ Dire)