REPORT ANCI STRANIERI E SOLI IN EMILIA-R.: +36,5% TRA 2007 E 2008
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 3 mag. - A livello nazionale,
ma anche locale, crescono quelli che provengono dall'Afghanistan,
dall'Albania e dall'Africa del Nord e diminuisce la loro eta'.
Sono tanti i maschi e purtroppo, tra quelli vittime di tratta,
quasi la meta' e' sfruttato sessualmente. Tra il 2006 e il 2008 i
servizi sociali dell'Emilia-Romagna hanno preso in carico circa
2.600 minori stranieri non accompagnati (1.083 quattro anni fa,
643 nel 2007 e 878 due anni fa), un numero abbastanza alto
rispetto al totale italiano, l'11,6% nel 2007 e il 12,2% nel
2008, con una variazione in aumento tra il 2007 e il 2008 del
36,5%. Lo rileva il terzo rapporto Anci (Associazione nazionale
Comuni italiani), presentato oggi a Bologna in Cappella Farnese.
Da qualche anno, infatti, l'associazione conduce una
rilevazione nazionale chiedendo ai Comuni i dati sui minori non
accompagnati; in Emilia-Romagna hanno risposto circa in 300
amministrazioni. Dai dati elaborati sul biennio, si nota che in
regione sono in netta preponderanza i minori diciassettenni
(56,5%), seguiti dai sedicenni (18,7%) e dai quindicenni (11,6%),
ma sono in crescita i bambini piu' piccoli. Nel 2008, tra gli 878
minori riscontrati, l'89,6% sono maschi.
Sempre tra il 2006 e il 2008, a Bologna si nota una crescita in
percentuale dei minori non accompagnati presi in carico dai
servizi sociali: +24%; a Modena si scende invece del 42%, a Parma
del 32% a Piacenza del 53%, a Reggio Emilia del 54%, mentre
cresce la percentuale di Ravenna (+27%). Nel 2008, comunque,
l'Emilia-Romagna e' seconda dopo il Lazio per l'incremento dei
minorenni stranieri soli, con una variazione del 13,5%. E, nello
stesso anno, ha anche un altro primato: con una percentuale del
55,6% e' seconda dopo la Sicilia (88,5%) per i giovani che
fuggono dal luogo di prima accoglienza. Un dato, questo che in
regione e' comunque in discesa rispetto ai due anni precedenti,
visto che era l'83,4% nel 2006 e il 60,4% nel 2007.
Per quanto riguarda i luoghi di accoglienza, per la maggior
parte dei casi, in Emilia-Romagna come in Toscana, Veneto,
Liguria, Lazio e Lombardia, si tratta di strutture private
convenzionate, mentre in Valle D'Aosta sono per il 100% pubbliche
e in Molise e Basilicata solo private. Gli affidi, in
Emilia-Romagna, sono ancora bassi, l'84% resta non affidato.
Nel frattempo, sono in crescita a livello nazionale i minori che
hanno la possibilita' di richiedere asilo, con una percentuale in
Emilia-Romagna del 7,9% nel 2006, del 6,8% nel 2007 e 3,9% nel
2008. Sempre nel biennio, l'Emilia-Romagna e' la prima per numero
di bambini trovati e vittime di tratta, il 57,6% del totale
nazionale nel 2007 e il 43,6% nel 2008. La maggior parte proviene
da Nigeria, Romania e Marocco ed e' sfruttato sessualmente (circa
il 50%).
Infine uno sguardo all'accoglienza e agli interventi: a
livello nazionale si tenta soprattutto il collocamento in
comunita' (75,9%), l'insegnamento della lingua italiana (71,4%),
la richiesta del permesso di soggiorno 65,8%) e interventi
sanitari (57,8%).
In Emilia-Romagna, la Regione per il 2010 investe circa 11
milioni di euro per i minori, parte dei quali andra' per gli
interventi per quelli stranieri non accompagnati. Intanto
stamane, alla presentazione del rapporto in Comune a Bologna, il
procuratore del Tribunale dei minori Ugo Pastore ha chiesto
all'Anci di stringere ancora la collaborazione gia' attivata,
promuovendo uno scambio assiduo di dati per un montoraggio
puntale del fenomeno.
(Wel/ Dire)