(DIRE - NOtiziario Minori) Roma, 29 lug. - L'ultimo numero del
trimestrale dell'Istituto addestramento lavoratori della Cisl,
Formazione domani, e' dedicato alle migrazioni. I protagonisti
dei primi servizi del giornale non sono romeni, senegalesi o
marocchini, ma i nostri connazionali all'estero. Da 50 anni
l'emigrazione italiana in Germania, pur essendosi modificata per
composizione e dinamiche, non si e' mai arrestata. La zona
industriale della Germania ovest ospita la maggior concentrazione
di italiani nel paese, la terza comunita' dopo quella turca e
quella della ex Jugoslavia. Nel Baden-Württemberg si trova la
piu' grande concentrazione di Italiani in Europa e la seconda nel
mondo dopo Buenos Aires, con oltre 160 mila persone. Ma la
comunita' italiana, in base a studi e ricerche recenti, risulta
essere la meno integrata dal punto di vista formativo, scolastico
e culturale e manifesta anche sul piano sociale deficit tipici di
minoranze di piu' recente immigrazione, originarie di paesi che
hanno tradizioni, culture e religioni diverse dal mondo
occidentale. In questo contesto, gli alunni italiani in Germania
sono protagonisti dei maggiori indici di insuccesso scolastico.
Il progetto speciale per l'integrazione scolastica dei ragazzi
italiani nel Baden-Württemberg, Sprint (SonderPROject-
INTegration), nasce in risposta all'esigenza di comprendere e far
fronte in maniera sistematica a questo problema, che si
accompagna alle vicende migratorie dei nostri connazionali nel
paese. Finanziato dal Ministero per il lavoro e della Previdenza
sociale della repubblica italiana ed ideato dal Dipartimento di
sociologia dell'Universita' cattolica di Milano e dall'Istituto
nazionale Ial Cisl di Roma, il progetto si differenzia dalle
classiche attivita' di sostegno perche' mira a prevenire
l'insorgenza dei problemi e interviene, non solo sul percorso
formativo e scolastico dei ragazzi, ma anche nella fase
prescolare per rafforzare le competenze linguistiche dei bambini
nella prima lingua.
Per le attivita' formative sono stati quindi individuati i
destinatari in tre diversi settori che comprendono le scuole
primarie, con attivita' di sostegno in tedesco e matematica; le
scuole dell'infanzia, per meglio strutturare la prima lingua,
ovvero l'italiano e, in terzo luogo, la famiglia, attraverso un
lavoro formativo con i genitori per la facilitazione e la
moderazione del dialogo genitori - scuola tramite gli insegnanti
di sostegno.
La realizzazione del progetto e' stata affidata allo Ial Cisl
Germania, un istituto con sede a Stoccarda che, sotto la
direzione di Toni Mazzaro, vanta decenni di esperienza e
personale specializzato nel settore dell'istruzione e della
scuola inerente alle problematiche della comunita' italiana in
Germania. All'interno del progetto Sprint, e' stata inoltre
realizzata la ricerca "Famiglie sotto esame" a cura di Michele
Colasanto e Laura Zanfrini, del Dipartimento di sociologia
dell'universita' Cattolica di Milano. La ricerca indaga
l'immigrazione italiana in Germania e l'esperienza scolastica
delle nuove generazioni e pone sotto esame proprio le famiglie
italiane, indicate da mezzo secolo di letteratura sociologica e
psicologica come le principali responsabili delle difficolta'
incontrate dai figli di un'immigrazione culturalmente povera. "La
ricerca e' basata sulla raccolta di 60 interviste a padri e madri
e figli in eta' pre-scolare e su una serie di focus group
realizzati a Stocacrda, Monaco e Magonza, ai quali hanno
partecipato giovani e adolescenti di origine italiana, insegnanti
e personale direttivo delle scuole e anche "italiani di
successo", migranti per scelta o per necessita' che hanno
raggiunto ruoli di rilievo nella vita economica, politica e
culturale della Germania" spiega Laura Zanfrini dalle pagine di
Formazione Domani. Dalla ricerca emerge la persistenza di un
approccio difettologico nell'agire professionale degli insegnanti
che tendono ad attribuire le ragioni degli insuccessi scolastici
delle minoranze ai deficit di cui esse sarebbero portatrici.
Molto interessante e' quanto emerge circa il peso della storia
nelle vicende personali dei migranti, per cui per spiegare cio'
che avviene nella scuola diventa necessario allargare lo sguardo
all'intera vicenda dei rapporti tra immigrati italiani e societa'
tedesca.
Il sistema formativo tedesco e' in corso di ripensamento, un
cambiamento sollecitato proprio dalle vicende dei figli
dell'immigrazione. I risultati della ricerca sono "utili anche
alla societa' italiana, che s'appresta, a sua volta, a governare
la transizione all'eta' adulta di quasi un milione di componenti
della seconda generazione nata dall'immigrazione" scrive Laura
Zanfrini "proponendoci una sorta di fecondo rovesciamento di
prospettiva. Basti pensare che quelli descritti nel volume sono
ragazzi che continuano ad essere per molti aspetti stranieri, ma
al tempo stesso cittadini europei, portatori di diritti che
finiscono col rendere superflua la cittadinanza tedesca". Noi
continuiamo a illuderci di poter gestire l'immigrazione secondo
il nostro punto di vista, invece "l'integrazione va vista come un
processo interattivo" conclude la Zanfrini.
(Wel/ Dire)