RAMBAUDI: "I COMUNI NON GARANTIRANNO I SERVIZI SOCIALI DI BASE".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 lug. - In poche parole, a
rimetterci saranno tutti: bambini, famiglie, anziani, disabili.
"Se non verranno rifinanziati il Fondo sociale nazionale ne'
quello per la non autosufficienza i comuni correranno il rischio
di non riuscire piu' a garantire i servizi sociali di base". Il
commento arriva da Lorena Rambaudi, coordinatrice nazionale degli
assessori regionali al Welfare in commissione Politiche sociali
alla Conferenza delle regioni e assessore alle Politiche sociali
e giovanili, terzo settore e pari opportunita' della Liguria. Ma
cosa significa, nel concreto, per i cittadini? "Vuol dire meno
asili nido e servizi per l'infanzia, meno comunita' alloggio per
i bambini che i Tribunali dei minori tolgono alle famiglie, meno
attivita' pomeridiane per i ragazzini a rischio", spiega
l'assessore Rambaudi.
Ma lista dei servizi sociali territoriali e' ancora lunga.
"Saranno a rischio anche l'assistenza domiciliare per gli
anziani, le attivita' di trasporto per i disabili, i centri
socio-educativi diurni e gli inserimenti lavorativi delle persone
svantaggiate", continua la coordinatrice nazionale degli
assessori al Welfare in Conferenza delle Regioni. E poi ancora:
"le mense e i dormitori per i senza fissa dimora, le attivita' di
prevenzione e contrasto alle tossicodipendenze, i centri di
accoglienza per i minori stranieri non accompagnati, i progetti
formativi o ricreativi legati al carcere, gli sportelli immigrati
e la mediazione culturale. Ecco l'elenco dei servizi sociali" a
carico degli enti locali.
"Tutto questo si va poi a sommare con i tagli alla scuola
imposti dalla riforma Gelmini, che incidono soprattutto in
termini di riduzione delle ore, e con i piani di rientro della
sanita' (un esempio su tutti la compartecipazione alle spese
mediche per i disabili, il cosiddetto ticket). E a rimetterci
saranno soprattutto le regioni virtuose, quelle che gia' da tempo
applicano il principio della razionalizzazione e della
programmazione in campo socio-sanitario - commenta Lorena
Rambaudi -. Ora noi siamo d'accordo a ridurre gli sprechi, la'
dove ci sono, e a evitare la duplicazione di ospedali e servizi,
ma siamo contrari sia a tagliare i posti letto e la
riabilitazione sia a ridurre il tempo pieno e le ore di sostegno".
(Wel/ Dire)