(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 26 lug. - Epidemia di
morbillo in Emilia-Romagna. Dapprima circoscritta al territorio
piacentino, nel periodo che va da gennaio allo scorso maggio, si
e' estesa a Parma, Bologna e Ferrara. E cosi' in cinque mesi sono
stati contati 119 casi sospetti di morbillo. Un trend che
autorizza gia' a dire che "il 2010 si conferma, quindi, come un
nuovo anno epidemico: il tasso di incidenza costruito soltanto
sui primi mesi dell'anno ha gia' superato il valore soglia
definito per l'eliminazione del morbillo, pari a 0,1 casi l'anno
per 100.000 abitanti e dimostra dunque la necessita' di
rafforzare l'impegno di prevenzione nei confronti di questa
malattia". A inquadrare la situazione e' un rapporto sul morbillo
in Emilia-Romagna pubblicato sul portale di "Epicentro", Centro
nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della
salute, e riferito ai dati delle Ausl della regione.
I 119 casi segnalati (di cui 38 da Piacenza, 25 da Ferrara,
16 da Bologna e 13 da Parma) sono stati esaminati e classificati:
78 sono risultati 'confermati', otto invece erano 'probabili' e
14 'possibili'; per i restanti 19 si e' accertata la diagnosi di
un'altra malattia. Il 'picco' della diffusione del morbillo e'
stato in marzo e i dati mostrano una concentrazione di casi tra
gli adolescenti e i giovani adulti; oltre la meta' si e'
verificata nei soggetti tra 15 e 34 anni. Ma c'e' anche un altro
numero che balza agli occhi: tra i casi confermati, 73 (il 93,6%)
non erano vaccinati contro il morbillo, quattro (il 5,1%, tutti
tra i 23 e 27 anni) lo erano con una sola dose. Anche tra gli
otto casi 'probabili' non c'erano persone vaccinate. In totale i
casi non vaccinati o vaccinati con una sola dose erano 98 su 100
(escludendo cioe' i 19 casi di altre malattie).
(WEl/ Dire)