UNICEF: "GARANTIRE ACCESSO ALLE CURE PER I BAMBINI EMERGINATI"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 26 lug. - In Europa orientale e
in Asia centrale si sta espandendo a un ritmo allarmante
un'epidemia sotterranea di Hiv, alimentata dal consumo di droghe,
da comportamenti sessuali a rischio e dall'alto livello di stigma
sociale che circonda la malattia, scoraggiando le persone dal
cercare informazioni su prevenzione e cure. E' l'allarme lanciato
nel nuovo rapporto Unicef "Blame and Banishment: the Underground
HIV Epidemic Affecting Children in Eastern Europe and Central
Asia", che sottolinea le difficolta' incontrate dai bambini
affetti da Hiv, dagli adolescenti che hanno comportamenti a
rischio, dalle donne in gravidanza che utilizzano droghe e da
piu' di un milione di bambini e adolescenti che vivono o lavorano
sulle strade nella regione. "I giovani emarginati sono esposti
ogni giorno a numerosi rischi, come il consumo di droga, lo
sfruttamento sessuale e altri tipi di abusi e violenze - spiega
Unicef in una nota - che comportano un alto rischio di contrarre
l'HIV. Le tendenze sono particolarmente preoccupanti, poiche'
nella regione si registrano 3,7 milioni di consumatori di droga
per via endovenosa - quasi un quarto della popolazione mondiale
di tossicodipendenti" Secondo il rapporto, per molti,
l'iniziazione al consumo di droga comincia gia' in eta'
adolescenziale e gli attuali servizi sanitari e di protezione
sociale sono inadeguati rispetto ai bisogni degli adolescenti
piu' a rischio, che sono spesso esposti a pregiudizi,
discriminazioni e anche ad azioni penali quando cercano
informazioni e cure sull'Hiv. "I bambini e gli adolescenti che
vivono ai margini della societa', hanno bisogno di avere accesso
ai servizi sanitari e sociali, non di una marcata disapprovazione
- ribadisce Anthony Lake, Direttore generale dell'Unicef - Per
raggiungere e aiutare i giovani Hiv-positivi o a rischio di
infezione, le autorita' mediche e civili devono realizzare
servizi 'amici', che vadano incontro alle particolari esigenze
degli adolescenti emarginati. Lo stigma associato all'HIV -
prosegue Lake - non si limita ad adulti e adolescenti. I bambini
sieropositivi si vedono sistematicamente negato l'accesso a
scuole e asili, e quando la loro condizione diventa nota devono
affrontare rifiuti e violenze." Infine, il Direttore generale di
Unicef sottolinea che "questo rapporto e' un appello per
proteggere i diritti e la dignita' di tutte le persone che vivono
o che sono a rischio di contrarre l'HIV, soprattutto i bambini
vulnerabili e i giovani. Abbiamo bisogno di costruire un contesto
di fiducia e di cura - conclude Lake - non di giudizio e di
esclusione Soltanto annullando la discriminazione contro le
persone che vivono con l'Hiv, l'Europa orientale e Asia centrale
puo' cominciare a invertire la diffusione dell'epidemia."
(Wel/ Dire)