I RISULTATI DI UNO STUDIO AMERICANO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 lug. - Le infezioni
all'orecchio causate da piu' specie di batteri potrebbero
risultare resistenti agli antibiotici grazie a una forma di
comunicazione tra i diversi agenti patogeni, che si
"incoraggerebbero" tra loro nel mantenere alte le difese.
Interrompere questa forma di comunicazione potrebbe essere la
chiave per sconfiggere questa infezione. E' quanto sostiene uno
studio pubblicato su 'mBIO', la rivista dell'American society of
Microbiology. L'otite media e' una delle infezioni piu' comuni in
eta' pediatrica e uno dei principali motivi per cui i bambini
fanno ricorso ad antibiotici. Talvolta, l'infezione si dimostra
resistente a questi medicinali e puo' durare per lunghi periodo
di tempo, durante i quali nell'orecchio si forma una sorta di
biofilm batterico resistente sia ai trattamenti antibiotici, sia
all'attacco del sistema di difesa naturale dell'organismo. I dati
epidemiologici indicano che, nella maggior parte dei casi,
l'otite media e' causata da piu' di una specie di batteri, in
prevalenza Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis.
Nello studio condotto da ricercatori della Wake Forest University
in North Carolina, i batteri Haemophilus influenzae e Moraxella
catarrhalis sono stati rinvenuti piu' spesso in combinazione
piuttosto che da soli nelle analisi compiute su un campione di
pazienti colpiti da otite cronica o ricorrente. "Cio' suggerisce
che la presenza di altri batteri patogeni potrebbe influenzare la
persistenza della M. catarrhalis e la severita' del disturbo
causato da queste specie", ha dichiarato l'autore dello studio
Edward Swords. In diversi esperimenti compiuti su modelli animali
e su colture di batteri, Swords e i colleghi hanno identificato
un messaggero chimico che promuove la formazione del microfilm,
incrementando la resistenza agli antibiotici.
"Interrompendo la produzione di questa sostanza chimica -
concludono gli autori - potrebbe essere possibile rendere questo
tipo di infezione piu' inoffensiva e piu' semplice da curare."
(Wel/ Dire)