NON È LA PRIMA VOLTA CHE IN INDIA SI VERIFICANO CASI SIMILI
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 lug. - Tre bambini affetti da
talassemia a Jodhpur, in Rajasthan, hanno contratto l'Hiv questa
settimana dopo aver fatto delle trasfusioni di sangue, necessarie
per curare la malattia. Lo rivela AsiaNews. Non e' la prima volta
che in India si verificano casi simili. Secondo le statistiche,
negli ultimi cinque anni migliaia di bambini si sono ammalati di
Aids dopo trasfusioni di sangue proveniente dalla banca del
sangue statale.
Per la Marwar Thalassemic Society negli ultimi sei mesi otto
bambini hanno contratto l'Hiv e altri 43 l'epatite C per
trasfusioni di sangue infetto. I tre bambini sono in cura
all'Ummed Hospital che cura gratis i bambini affetti da
talassemia. I responsabili dell'ospedale hanno dichiarato di aver
seguito con scrupolo le linee guida della National AIDS Control
Organization. Sia gli ospedali che le banche del sangue fanno i
test per verificare che il sangue donato sia sano, ma spesso non
e' sufficiente.
"I test delle cellule del sangue non sono adeguati" ha
spiegato ad AsiaNews Pascoal Carvalho, medico e membro del
Pontificio consiglio per la vita. "Ci vorrebbe il Nucleic Acid
Testing (Nat), ma siccome ha un costo molto elevato non sempre
viene eseguito". Eseguire il Nat sul sangue costa 1000 rupie (16
euro) e nella maggior parte dei casi viene effettuato il piu'
economico Elisa: "Il test Elisa" continua il medico, "spesso non
riesce a identificare il virus Hiv, soprattutto perche' e' in
grado di individuarlo solo dopo tre mesi che il virus circola nel
sangue del donatore".
La sanita' indiana conosce le tecnologie per risolvere il
problema, ma non investe: "Il governo deve aggiornare con urgenza
il suo sistema di monitoraggio nelle banche del sangue. Il
problema delle infezioni e' ancora piu' tragico perche' sono le
famiglie povere che ricorrono alle banche del sangue statali".
(Wel/ Dire)