(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 lug. - Se le domande di tempo
pieno da parte delle famiglie non vengono completamente
soddisfatte e' perche' "il tempo pieno puo' essere assegnato solo
se la disponibilita' di organico lo consente". Cosi' Guido
Viceconte, sottosegretario all'Istruzione, ha risposto in
commissione Cultura alla Camera ad una interrogazione della
democratica Manuela Ghizzoni.
"Rispetto all'andamento degli ultimi 10 anni, in cui
l'incremento del tempo pieno si e' attestato annualmente attorno
allo 0,5% nazionale, nel decorso anno 2009/2010- ha aggiunto
Viceconte- l'aumento e' stato vicino al 2%. Per il prossimo anno-
ha aggiunto- si conferma l'aumento quasi nella stessa
percentuale". L'interrogazione verteva per lo piu', pero', sulla
mancata pubblicazione, da parte del ministero, dei dati ufficiali
sugli orari scolastici settimanali scelti dalle famiglie.
"In base a quali numeri sono stati diffusi i dati sul tempo
pieno visto che non ci sono tabelle pubbliche?", ha chiesto il
Pd. Il ministero ha risposto, in pratica, che vengono pubblicati
solo "quelle rilevazioni che si ritiene di maggior interesse per
una diffusione esterna all'amministrazione". Dunque i dati sul
tempo pieno, secondo il Miur, non dovrebbero interessare chi non
lavora al ministero o nelle sue emanazioni territoriali. Poi
Viceconte ha spiegato che anche se nel 2009/2010 "risultano 600
classi prime codificate a tempo pieno in meno rispetto all'anno
precedente", tuttavia con il taglio alle compresenze "viene
mantenuta l'offerta invariata".
Non c'e' stato nessun aumento, dunque? O si', visto che
qualche riga prima il sottosegretario, nella sua risposta al Pd,
parla di "ampliamento dell'offerta". I democratici tagliano corto
parlando di risposta "quantomeno pasticciata".
(Wel/ Dire)