VIA IL TETTO DI 20 ALUNNI SE C'È STUDENTE CON HANDICAP.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 lug. - "Le classi e le
sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che
accolgono alunni con disabilita' possono essere costituite anche
in deroga al limite previsto dall'articolo 5, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, numero
81". Vale a dire che possono avere anche piu' di venti alunni.
Ovvero fino a trenta che e' il limite massimo di alunni indicato,
ad esempio, per la scuola superiore nello stesso decreto. Recita
cosi' l'emendamento alla manovra economica dei senatori del Pdl
Esposito e Latronico che sta scatenando le reazioni
dell'opposizione e delle associazioni di persone con disabilita'.
La manovra, infatti, con questo emendamento introduce, di fatto,
una deroga al tetto previsto per legge che non consente di
superare i 20 alunni per classe laddove c'e' un bambino con
handicap. Limite necessario per consentire una migliore
integrazione dell'alunno.
La modifica e' stata inserita in commissione Bilancio e gli
occhi, ora, sono puntati sul maxi emendamento che sara'
presentato oggi in aula per la fiducia. C'e' la speranza che
questa deroga venga eliminata dal governo. Altrimenti, di fatto,
sara' scardinato il dpr 81 approvato solo lo scorso marzo che
prevede che "le classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni
ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola dell'infanzia,
che accolgono alunni con disabilita' sono costituite, di norma,
con non piu' di 20 alunni". Anche il dpr prevede qualche deroga:
se manca l'organico il numero di alunni si puo' innalzare. Ma
l'emendamento e' piu' netto e istituisce una deroga senza limiti
specifici.
(Wel/ Dire)