POVERI GIOVANI, L'ISTAT: CRISI E DISOCCUPAZIONE
INCIDENZA DI QUELLA RELATIVA AL 10,8%, QUELLA ASSOLUTA AL 4,7%.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 lug. - Resta stabile il
livello di poverta' in Italia, anche se l'80% della
disoccupazione originata dalla crisi economica ha colpito i
giovani, che hanno trovato nella famiglia e nell'aiuto dei
genitori il primo ammortizzatore sociale. E' quanto si ricava dai
dati Istat sulla poverta' relativa e assoluta delle famiglie
residenti in Italia, sulla base delle informazioni desumibili
dall'indagine sui consumi, condotta nel corso del 2009 su un
campione di circa 23 mila famiglie. Nel 2009 l'incidenza della
poverta' relativa e' pari al 10,8%, mentre quella della poverta'
assoluta risulta del 4,7%. "Tenuto conto dell'errore campionario-
sottolinea l'Istat-, la poverta' risulta stabile rispetto al
2008". Nel 2009, il Mezzogiorno conferma gli elevati livelli di
incidenza della poverta' raggiunti nel 2008 (22,7% per la
relativa, 7,7% per l'assoluta) e mostra un aumento del valore
dell'intensita' della poverta' assoluta (dal 17,3% al 18,8%),
"dovuto al fatto che il numero di famiglie assolutamente povere
e' rimasto pressoche' identico, ma le loro condizioni medie sono
peggiorate".
L'incidenza di poverta' assoluta aumenta, tra il 2008 e il
2009, per le famiglie con persona di riferimento operaia, (dal
5,9% al 6,9%), mentre l'incidenza di poverta' relativa, per tali
famiglie, aumenta solo nel Centro (dal 7,9% all'11,3%).
L'incidenza diminuisce, invece, a livello nazionale, tra le
famiglie con a capo un lavoratore in proprio (dall'11,2% all'8,7%
per la poverta' relativa, dal 4,5% al 3,0% per l'assoluta), piu'
concentrate al Nord rispetto al 2008.
Nel 2009, la linea di poverta' relativa e' risultata pari a
983,01 euro ed e' di circa 17 euro inferiore a quella del 2008.
"Nel 2009, infatti - evidenzia l'istituto -, la spesa per consumi
ha mostrato una flessione in termini reali, particolarmente
evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio-alti. La
condizione delle famiglie con i consumi piu' contenuti non
risulta peggiorata rispetto a quella delle altre famiglie".
Sempre secondo l'Istat, il motivo per il quale la poverta' non
e' cresciuta nell'anno della crisi va ricercato nella lettura
fornita dal Rapporto Annuale dello stesso istituto di statistica
sul mercato del lavoro e la deprivazione nel 2009. "In tale
periodo, infatti - si evidenzia -, l'80% del calo
dell'occupazione ha colpito i giovani, in particolare quelli che
vivono nella famiglia di origine, mentre due ammortizzatori
sociali fondamentali hanno mitigato gli effetti della crisi sulle
famiglie: la famiglia stessa, che ha protetto i giovani che
avevano perso l'occupazione, e la cassa integrazione guadagni,
che ha protetto i genitori dalla perdita del lavoro (essendo i
genitori maggioritari tra i cassaintegrati)".
(Wel/ Dire)
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