A BRUXELLES PRESENTATA ESPERIENZA ITALIANA E BUONE PRASSI.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 lug. - Nel 2008 i Comuni
italiani hanno garantito la protezione di oltre 7.700 minori
stranieri non accompagnati provenienti soprattutto da Africa,
Asia e Europa. Sono i dati del terzo rapporto Anci pubblicato a
marzo del 2009 e che parla di oltre mille (1.023) Comuni italiani
che negli ultimi tre anni hanno preso in carico minori stranieri
non accompagnati. Di questi, l'85% e' concentrato in sole 93
citta'. Nel 2006 il 75% dei minori era distribuito in 39 Comuni.
A Bruxelles e' stata presentata l'esperienza italiana e le buone
prassi che riguardano l'accoglienza e la protezione di questi
ragazzi. L'Associazione nazionale dei Comuni italiani presenta il
lavoro che porta avanti con i minori stranieri non accompagnati
nella conferenza "Territorial network for the protection of the
Unaccompanied Foreign Minors.The Italian experience in the
European perspective" (Rete territoriale per la protezione dei
minori stranieri non accompagnati. L'esperienza italiana nelle
prospettiva europea) che si tiene a Bruxelles presso il Comitato
delle Regioni. L'incontro, promosso dall'Anci e dal suo centro
studi Cittalia, e' stato organizzato per proporre un confronto
con le istituzioni europee e gli enti locali su un tema che negli
ultimi anni sta assumendo proporzioni sempre piu' vaste.
La conferenza di Bruxelles intende rilanciare la necessita' di
dialogo e confronto fra la Commissione europea e le diverse
realta' locali e nazionali che attuano interventi di accoglienza.
Il Piano d'azione 2010-2014 sui minori non accompagnati,
presentato a maggio scorso dalla Commissione europea (Brussels,
6.5.2010COM(2010)213 final), offre infatti un quadro di
riferimento capace di istituzionalizzare metodi e sistemi gia'
sperimentati con successo a livello nazionale e di proporre nuovi
stimoli per giungere ad un sistema europeo dell'accoglienza.
Secondo Flavio Zanonato, vice presidente dell'Anci con delega
all'immigrazione e sindaco di Padova "Alcuni degli obiettivi
presenti nel piano Ue guidano gia' da tempo l'operato dei Comuni
italiani nella protezione e integrazione dei minori non
accompagnati, mentre per altri l'impulso dell'Europa permettera'
di andare ancora piu' avanti. Le istituzioni centrali e locali
italiane - prosegue Zanonato - stanno sperimentando, nel quadro
del Programma di protezione, misure innovative in materia.
Crediamo sia necessario rafforzare la cooperazione con gli altri
Stati europei per far si' che l'Italia non sia solo luogo di
frontiera, ma il primo passo per un'accoglienza positiva da parte
di tutto il continente." Al convegno sono state presentate anche
le esperienze di accoglienza di minori stranieri non accompagnati
della citta' di Torino, il lavoro portato avanti dalla Regione
basca di Bizkaia e l'esperienza di un'area del Belgio.
(Wel/ Dire)