(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 lug. - Da anni tutti i
neonatologi italiani riscontrano la cronica mancanza di posti
letto per neonati che necessitano di terapia intensiva neonatale.
A segnalarlo Paola Binetti e Nunzio Testa dell'Udc, dopo lo
svolgimento a Roma della V edizione del convegno delle unita' di
terapia intensiva neonatale (Tin) del Lazio. I parlamentari,
martedi' 6 luglio, hanno presentato un'interrogazione alla Camera
per sottoporre la questione al ministro della Salute, Ferruccio
Fazio, anche alla luce della denuncia del direttore dell'unita'
del Policlinico Umberto I sulla mancanza di almeno 20 posti e
sulla necessita' di una riorganizzazione dell'assistenza. I
deputati ricordano che si tratta di bambini gravemente immaturi
(il 40% ha meno di 32 settimane) o gravemente sottopeso (il 35
per cento ha un peso inferiore ai 1500 grammi). Per questi
bambini il ricovero in terapia intensiva diventa condizione
essenziale per la sopravvivenza e che se trasferiti da un
ospedale all'altro in cerca di un letto di Tin hanno una
percentuale raddoppiata di morire.
Il 45,4% dei bambini e' stato trasferito per mancanza di posti
letto. Secondo Binetti e Testa, le Tin non possono essere
considerate in una logica puramente economico-finanziaria, "non
ci sono margini di risparmio possibile, perche' non c'e' alcuno
spreco di risorse, non ci sono falsi invalidi. Ma un neonato a
rischio, se non e' ben trattato fin dal primo momento, corre seri
rischi di morire o di diventare un invalido vero con costi molto
piu' alti per la nostra sanita', senza dimenticare il costo
personale altissimo di chi sara' sempre un disabile". I due
sollecitano quindi iniziative urgenti per garantire una migliore
organizzazione delle cure perinatali anche attraverso la
razionalizzazione dei punti nascita e il potenziamento del numero
dei posti di terapia intensiva, riducendo in tal modo il rischio
di lasciar morire bambini che potrebbero tranquillamente
sopravvivere.
(Wel/ Dire)