OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA E PERCORSO ANTI EMERGENZA CHIMICA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 lug. - Dopo 14 mesi di lavori
di riorganizzazione strutturale e tecnologica e' stato presentato
oggi, alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Renata
Polverini, del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del Presidente
della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il nuovo Dipartimento
di emergenza e accettazione (Dea) dell'Ospedale pediatrico
Bambino Gesu' di Roma che, con i suoi 55 mila accessi annui,
rappresenta la piu' rilevante risposta di pronto soccorso ed
emergenza pediatrica nel Paese. Di particolare rilievo, tra le
innovazioni del Dea, la realizzazione e l'allestimento di spazi
dedicati all'Osservazione breve intensiva: "una soluzione
intermedia, tra il ritorno a casa immediato dopo la diagnosi in
Pronto Soccorso e il ricovero ospedaliero - si legge nella nota
diffusa dal Bambino Gesu' - che consente prestazioni piu'
efficienti sia in termini di accoglienza che di qualita'
dell'assistenza e, conseguentemente, un ottimale utilizzo delle
risorse del Servizio Sanitario." Le forze messe in campo per
l'Osservazione breve intensiva rappresentano una ulteriore
opportunita' a disposizione dei pediatri di Pronto Soccorso per
evitare il rischio di rientri a casa troppo tempestivi o di
ricoveri non necessari e, percio', inappropriati. "Un vero e
proprio filtro - prosegue il comunicato - per tutte quelle
situazioni cliniche che, in attesa del perfezionamento dell'iter
di diagnosi e terapia, necessitano di un controllo continuo ma
limitato nel tempo, come ad esempio casi di bambini con trauma
cranico per il quale e' necessario eseguire una Tac, asma
resistente alle terapie, intossicazioni da farmaci o da sostanze
pericolose, gastroenteriti, lesioni di media entita' conseguenza
di incidenti d'auto o domestici." Con l'Osservazione breve
intensiva "chi arriva al Pronto Soccorso e ha bisogno di essere
assistito per un tempo superiore alla visita o agli eventuali
accertamenti diagnostici - spiega la nota - puo' rimanere in un
ambiente protetto e sotto la costante sorveglianza
medico-infermieristica per un tempo che va dalle 6 alle 36 ore."
L'area dedicata all'Osservazione Breve Intensiva si articola in
due ampi ambienti (per un totale di 230 mq, con 12 posti letto, 3
dei quali per neonati) dotati di sofisticate strumentazioni per
il monitoraggio e il controllo della situazione clinica dei
piccoli pazienti e delle loro funzioni vitali.
Il Pronto Soccorso impegna 45 persone tra medici e infermieri;
l'accesso e' protetto dalla cosiddetta "camera calda" dove le
vetture e le ambulanze possono trasportare i pazienti al riparo
dalle intemperie e da shock termici. Tra le novita' proposte dal
Bambino Gesu' spicca la realizzazione di un percorso
esclusivamente dedicato alla gestione delle maxi emergenze
chimiche. "Si tratta di tre ambienti contigui nei quali vengono
progressivamente effettuate - si legge nel comunicato - in stadi
a pressione negativa tutte le procedure di decontaminazione da
sostanze chimiche di varia natura, prima dell'accesso all'area
sanitaria. Una procedura che, ad esempio, in caso di allarme
terroristico puo' rivelarsi di straordinaria importanza." I
lavori per il nuovo Dea rientranonel quadro delle iniziative
adottate dall'Ospedale pediatrico della capitale, per rendere
l'esperienza del ricorso alle cure ospedaliere il meno traumatico
possibile. Un'attenzione verso i piu' piccoli che si declina
anche nell'evitare loro spostamenti da un ambulatorio all'altro.
Sono infatti i diversi specialisti coinvolti a raggiungere i
pazienti in uno stesso luogo per eseguire le visite mediche e i
trattamenti diagnostici e terapeutici. In questo contesto rientra
anche l'adozione standardizzata di procedure per alleviare il
dolore nei bambini fin dal primo accesso in ospedale. Il Bambino
Gesu' e' infatti la prima struttura pediatrica dotata di un
pronto soccorso "senza pianto", dove viene sistematicamente
misurata l'intensita' del dolore per adottare il trattamento
analgesico piu' adeguato.
(Wel/ Dire)