ASSOCIAZIONE 21 LUGLIO LANCIA APPELLO AD ALEMANNO.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 lug. - "Dal 13 novembre 2009
centinaia di rom provenienti dal ex campo Casilino 700 e da altri
insediamenti della capitale (Centocelle, via Labaro, via Papiria,
via Naide, via De Mata, ecc.) sono stati "ospitati" nell'edificio
dell'ex ente Cellulosa di Via Salaria 971, gia' precedentemente
occupato da circa 80 nuclei familiari con minori fatti sgomberare
a settembre dello stesso anno.
All'interno sono attualmente presenti circa 250 persone di
differenti etnie, quasi la meta' minori. Nella struttura non e'
consentito il libero accesso e le visite sono concesse previa
autorizzazione e a seguito di formale richiesta motivata. Cio'
non ha impedito a rappresentanti dell'associazione "21 luglio" di
raccogliere storie e testimonianze al fine di valutare le
condizioni di vita dei tanti minori accolti." E' quanto si legge
nella nota diffusa dall'Associazione "21 luglio" che prosegue:
"Piu' di cento minori di diverse etnie passano le giornate in due
stanzoni privi di divisori, con letti allineati senza che venga
garantita l'autonomia individuale e la privacy. L'aria e'
insalubre per il poco ricambio di aria e la scarsa luminosita',
mentre grandi macchie di umidita' sul soffitto testimoniano le
infiltrazioni di acqua che, quando piove, allaga il pavimento.
All'esterno - all'esterno prosegue l'Associazione - docce e
bagni: 3 ogni 100 persone. La luce a neon resta sempre accesa,
anche di notte. La sicurezza della struttura e' affidata a
giovani dipendenti di una cooperativa specializzata in
giardinaggio e cura del verde pubblico. Mancano spazi per il
gioco e per le attivita' ludico-formative e le norme in materia
di sicurezza sono totalmente violate. Non risulta che la
struttura abbia messo in atto gli accorgimenti previsti dalla
legge atti ad evitare il rischio di pericolo per i minori
ospitati. Per tutti i minori il processo di scolarizzazione si e'
praticamente interrotto con l'ingresso nella ex cartiera ed
alcuni di essi passano le giornate intenti alla pulizia di cavi
elettrici da cui ricavare rame da rivendere come materiale
ferroso." Secondo quanto rilevato dall'associazione "21 luglio"
tale prassi rappresenta una grave violazione dei diritti dei
minori ed e' in contrasto con la Convenzione ONU sui Diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza e con la legge italiana.
L'Associazione "21 luglio" chiede dunque al Commissario
straordinario per l'emergenza nomadi a Roma Giuseppe Pecoraro e
al sindaco della citta' di Roma Gianni Alemanno che " All'interno
del Centro di Via Salaria, 971 siano pienamente rispettati i
diritti dei minori rom in conformita' alla Convezione ONU sui
Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e alle altre norme
internazionali e nazionali, e in particolare che in ogni
provvedimento riguardante i minorenni si tenga conto del
"superiore interesse del minore" come considerazione preminente
rispetto ad ogni altra ." Inoltre l'Associazione chiede che
"Siano adottate tutte le misure necessarie perche' ai minori rom
presenti nella struttura di via Salaria, 971 siano garantiti la
stessa protezione e gli stessi diritti riconosciuti ai minori
cittadini, secondo quanto stabilito dalla Convezione ONU sui
Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (artt. 20, 22) e dalla
legislazione nazionale, con riferimento all'immediato
collocamento in una struttura di accoglienza adeguata, al diritto
alla salute e all'istruzione, al diritto al gioco ecc., e siano
predisposti adeguati spazi specificamente destinati ai minori."
L'Associazione "21 luglio", poi, nel comunicato auspica per la di
Roma "una politica dell'accoglienza vera, una politica che
rispetti i diritti dell'infanzia e renda per i minori di etnia
rom l'integrazione non solo un diritto, ma un dato di fatto.
Tutto cio' -conclude la nota - nella consapevolezza che la
civilta' di un popolo o di una cultura si misura attraverso il
rispetto per i piu' deboli, in primo luogo i bambini."
(Wel/ Dire)