(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 1 lug. - Nel 2009 la tratta
sessuale in Cambogia ha coinvolto 109 donne e bambine tra i 7 e i
39 anni, piu' del doppio rispetto al 2008, anno in cui ci sono
state 43 segnalazioni. Una vittima su tre e' minorenne. Tra gli
83 trafficanti individuati dalle autorita', per la prima volta ci
sono due occidentali. Sono i risultati della ricerca sulla tratta
di esseri umani in Cambogia "Trafficking and Rape in Cambodia
2009", condotta da 27 associazioni locali e sostenuta
dall'organizzazione non governativa Intervita, che ha presentato
questa mattina a Milano i dati dell'indagine. Il numero dei casi
riportati e' piu' un segno delle difficolta' nel raccogliere
informazioni che un indicatore reale del traffico di esseri umani
in Cambogia. "È comunque interessante il dato tendenziale che
evidenzia un incremento sensibile rispetto al 2008 -spiega
Daniela Bernacchi, direttore di Intervita-.Non possiamo dire
quanto il fenomeno sia realmente diffuso: ci basiamo per lo piu'
sulle denunce alle autorita', e pensiamo che ci sia almeno un 50%
di sommerso".
Nel 2009 circa la meta' delle vittime proviene da famiglie
disgregate e instabili economicamente, il 36% e' analfabeta e il
12% e' stato coinvolto nel traffico insieme alle sorelle. L'81,8%
ha subito la tratta una sola volta, il resto in due, tre, o
quattro occasioni. Tutte le donne e le bambine coinvolte
conoscevano i loro sfruttatori, che in alcuni casi erano parenti.
La maggior parte delle vittime e' stata portata in Thailandia e
Vietnam, dove le attivita' di stampo occidentale legate alla
prostituzione (centri massaggi e locali notturni) sono piu'
diffusi.
"Il traffico sessuale e' causato da una poverta' endemica, il 76%
delle donne stesse sapevano che sarebbero state coinvolte in
attivita' legate alla prostituzione - spiega Daniela Bernacchi,
direttore generale di Intervita - e questo significa che
probabilmente avevano gia' avuto esperienze all'interno dei
circuiti sessuali: e' una conferma che nel Sud del mondo la
tratta e' sempre di piu' una scelta obbligata per chi vuole
fuggire da poverta' e' analfabetismo".
Tra gli 83 trafficanti individuati, due sono europei (la polizia
non ne ha specificato la nazionalita'), l'84% e' cambogiano e il
rimanente e' vietnamita. Solo 13 di loro sono stati arrestati.
Per il 2010, Intervita ha l'obiettivo di sensibilizzare il 20%
dei turisti internazionali che visitano la Cambogia, e il 10%
della popolazione cambogiana: "Stimiamo che nel sud-est asiatico
le vittime della tratta siano almeno 200-225 mila tra donne e
bambini. La prostituzione e' un fenomeno diffuso, e soprattutto
in Cambogia i clienti non sono necessariamente occidentali",
spiega Daniela Bernacchi.
Il rapporto delle 27 ong cambogiane si occupa anche di stupri:
nel 2009 ne sono state vittima 541 donne e bambine tra i 2 e gli
84 anni. Il 72% di loro (384 casi) erano minorenni.
(Wel/ Dire)