(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 giu. - Anche se allargata,
disgregata, ricomposta o fatta di un genitore solo, la famiglia
si conferma ai vertici dei valori piu' importanti per l'83% degli
under 18. Che trascorrono parecchio tempo con i nonni: circa il
65,8%, tra chi ce ne passa molto e chi abbastanza. Quella dei
nonni e' comunque una figura positiva: i ragazzi li reputano
capaci di comunicare affetto (91%) e di comprenderli (77%). Lo
rileva "Bambini e adolescenti: un quadro degli ultimi 10 anni",
il dossier realizzato da Telefono Azzurro ed Eurispes, sulla base
delle ultime dieci edizioni del loro "Rapporto nazionale sulla
condizione dell'infanzia e dell'adolescenza". Una ricerca,
presentata oggi a Roma in conferenza stampa, che fotografa i
cambiamenti dei quasi 50.000 minori intervistati nelle scuole
italiane dal 2000 a oggi.
Costi e politiche familiari. In cinque anni, dal 2003 al 2007,
la spesa per i figli e' cresciuta mediamente del 7%, a fronte di
sostegni economici tra i piu' bassi d'Europa. Nel 2007, infatti,
la spesa mensile sostenuta dalle coppie e' stata di 2.957 euro
per un figlio (+ 5,9% rispetto al 2003), di 3.188 euro per due
figli (+ 8,8% rispetto al 2003) e piu' o meno simile per le
famiglie con tre figli. Le voci che incidono maggiormente sono il
cibo e le bevande. Nonostante questo, l'Italia e' agli ultimi
posti per i trasferimenti pro-capite alle famiglie, il cui valore
medio nel decennio 1997-2007 e' stato di 215 euro, con un tasso
di crescita media annuo del 4,6%, contro i 466 euro spesi dal
Regno Unito, i 623 spesi dalla Francia e i 777 euro della
Germania (rispettivamente +117%, +189% e +261% rispetto
all'Italia). Preoccupante anche il dato relativo al rischio di
poverta' infantile (25%, cioe' un bambino su quattro), il terzo
piu' alto a livello europeo dopo Romania e Bulgaria.
Scuola e alunni stranieri. Se per il 48,6% dei bambini
intervistati la scuola e' un posto "interessante che serve a
imparare cose nuove", per gli adolescenti le medie e le superiori
vengono percepiti come una "tappa obbligata" (33,2%). Sopra la
media europea anche il dato italiano 2007 sulla dispersione
scolastica: il 19,7% contro il 14,9%. Ma ad aumentare
vertiginosamente, tra gli anni scolastici 2000/2001 e 2008/2009,
sono stati gli alunni stranieri (+326,9%), arrivati a toccare
quota 629.360 studenti. La percezione dell'altro continua a
essere dominata dalla curiosita', anche se questa e' in calo (55%
nel 2003, 36% nel 2007), seguita dalla simpatia nei bambini
(19,6%) e dall'indifferenza negli adolescenti (17,8%).
(Wel/ Dire)