APERTA A L'AQUILA UNA STRUTTURA PER "DIMENTICARE" IL TRAUMA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 giu. - Rivivere mille e mille
volte la stessa scena come nel peggiore degli incubi: accade al
20% di quei bambini abruzzesi, testimoni del terribile sisma del
6 aprile 2009, che a partire da gennaio scorso sono stati
coinvolti nella prima ricerca sul campo mai realizzata al mondo
per analizzare con evidenza scientifica quali cicatrici portino
dentro di se' i piccoli esposti a catastrofi naturali come, ad
esempio, un violento terremoto. L'indagine, promossa dall'Ordine
dei Ministri degli Infermi - Camilliani, con il coordinamento
scientifico dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma, il
sostegno della Caritas Italiana e la collaborazione dei pediatri
abruzzesi, si pone l'obiettivo di analizzare approfonditamente
(colmando le lacune in materia), gli effetti drammatici prodotti
anche a lungo termine sulla psiche dei bambini vittime di
tragedie naturali e tutti quei fattori di rischio che spianano la
strada all'ampia gamma di disturbi che va sotto il nome di
"Sindrome postraumatica da stress": un'imprescindibile mole di
dati che consente interventi mirati e tempestivi a livello
terapeutico. Nella prima fase del progetto - che coinvolge
complessivamente oltre 7 mila bambini - i pediatri del territorio
hanno somministrato 1.000 questionari ad altrettanti giovani
abruzzesi di eta' compresa tra i 3 e i 14 anni. Dall'analisi dei
test e' emerso che ben 1 su 5 presenta disturbi riconducibili
all'esperienza traumatica vissuta.
Disturbi che vanno da lievi stati d'ansia alla sintomatologia
tipica della sindrome postraumatica da stress: paura intensa,
senso di impotenza e orrore, il rivivere in maniera persistente
il momento drammatico, difficolta' di addormentarsi o a mantenere
il sonno, ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme. In base
al risultato dei questionari di screening, il passo successivo e'
la conferma della diagnosi tramite una visita specialistica
neuropsichiatrica. In particolare, dall'indagine emerge che sono
soprattutto le femmine a pagare lo scotto piu' alto dell'essere
state involontarie testimoni di una catastrofe naturale cosi'
spaventosa e che i problemi legati alla sindrome postraumatica si
manifestano quasi esclusivamente nella fascia di eta' tra i 6 e i
14 anni. Altro dato significativo: i bambini aquilani, ovvero
coloro che al momento del terremoto si trovavano nelle zone
dell'epicentro, presentano i sintomi piu' evidenti. Il progetto
non si ferma pero' solo all'analisi, ma conseguentemente attiva
processi formativi e terapeutici ad hoc. La seconda fase si
concentra, infatti, sulla formazione di pediatri affinche' siano
in grado di riconoscere e gestire (ad esempio attraverso
interventi di educazione alla pro-socialita') la sindrome
postraumatica da stress. Tutte attivita' del progetto si
concretizzano nella neonata 'Casa Stella Polare', una struttura
realizzata in localita' La Torretta a L'Aquila e affidata dalla
Caritas Italiana ai Ministri degli Infermi - Camilliani,
promotori del progetto attraverso la propria Camillian Task
Force, organismo che offre un aiuto globale alle vittime di
calamita' naturali o provocate dall'uomo, attraverso un
competente sostegno umanitario, sanitario e pastorale. In stretta
collaborazione con tutte le realta' socio-sanitarie del
territorio aquilano, la Casa si pone come Centro di diagnosi,
prevenzione, cura e trattamento dei disturbi da sindrome
postraumatica da stress in eta' evolutiva, ma anche come luogo di
aggregazione e divertimento per i bambini e le loro famiglie.
(Wel/ Dire)