OLTRE IL 5% DEI BAMBINI SOTTO I 5 ANNI CON MALNUTRIZIONE ACUTA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 giu. - La zona del Sahel in
territorio ciadiano sta attraversando una delle peggiori crisi
alimentari degli ultimi anni. Medici Senza Frontiere (Msf) chiede
di incrementare e accelerare le operazioni di assistenza
umanitaria per rispondere ai bisogni della popolazione piu'
vulnerabile, soprattutto dei bambini sotto i 5 anni di eta'. La
scarsita' di precipitazioni, i mancati raccolti, l'aumento del
prezzo delle derrate alimentari, il rapido esaurimento delle
riserve di cibo e il difficile accesso ai servizi sanitari, sono
alcuni dei fattori che hanno contribuito all'innalzamento dei
livelli di malnutrizione. Nella regione di Hadjer Lamis, una
recente analisi dello stato nutrizionale mostra che piu' del 5%
dei bambini sotto i 5 anni di eta' soffre di malnutrizione acuta
e rischia di morire. Oggi, in questa sola regione, circa 5mila
bambini hanno urgente bisogno di assistenza alimentare. "Siamo
molto preoccupati per il numero di bambini gravemente malnutriti
che stanno visitando i nostri operatori: quasi 3 milabambini sono
rientrati nei nostri programmi nel mese di maggio", spiega Benoit
Kayembe, Coordinatore medico per le emergenze di Msf in Ciad.
L'attuale aumento della malnutrizione e' un campanello di
allarme perche' siamo soltanto all'inizio della cosiddetta
"stagione della fame". Molti bambini rischieranno di diventare
gravemente malnutriti nelle prossime settimane, ovvero prima del
prossimo raccolto previsto per il mese di ottobre. Le autorita'
nazionali e gli altri organismi locali e internazionali, hanno
iniziato ad affrontare questa grave crisi alimentare, ma
nonostante i numerosi sforzi, molte comunita' ancora non ricevono
alimenti e assistenza nutrizionale. Msf chiede che venga
rafforzata l'assistenza umanitaria immediata in tutte le aree
colpite dalla crisi per rispondere ai bisogni della popolazione
piu' vulnerabile, soprattutto dei bambini sotto i 5 anni di eta'.
Msf sta attualmente portando avanti una serie di interventi per
l'emergenza nutrizionale nelle regioni di Hadjer Lamis, Batha,
Gue'ra, Salamat e Quaddai, cosi' come nella capitale N'Djamena.
Le attivita' si sviluppano nei centri terapeutici nutrizionali,
attraverso visite ambulatoriali e ricoveri, e nelle prossime
settimane e' prevista una distribuzione di cibo per piu' di
60mila bambini. Il Ciad non e' il solo paese che sta
attraversando questa crisi alimentare. Il numero dei bambini
malnutriti sta infatti aumentando in molti paesi ubicati nella
regione del Sahel. In Niger, Mali, Burkina Faso e Sudan Msf ha
iniziato programmi per l'emergenza nutrizionale e ha rafforzato
quelli gia' esistenti. Medici Senza Frontiere lavora in Ciad dal
1981. Attualmente fornisce assistenza medica alla popolazione
residente e agli sfollati ad Abe'che', Ade', Kerfi and Dogdore',
cosi' come ai rifugiati provenienti dai vicini Sudan (Darfur) e
Repubblica Centroafricana.
(Wel/ Dire)