E RICHIESTE DEI SINDACATI E LE RISPOSTE DELLA POLITICA.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 giu. - Bonus bebe', diversa
tassazione, riforma del welfare e federalismo fiscale sono le
risposte della politica al calo demografico. Ma dai sindacati e
dalla societa' civile arriva la richiesta di nuovi assegni
familiari, di una riforma del fisco, di "contratti relazionali" e
di un quoziente familiare alla francese per incentivare le
nascite. Alla presentazione, avvenuta oggi a Roma, del Rapporto
2009 del Cisf (Centro internazionale studi famiglia) intitolato
"Il costo dei figli" si discute anche di quale welfare per le
famiglie italiane. E tra le pieghe del dibattito spunta anche una
critica al governo: nel testo della manovra anti-crisi varata dal
ministro Tremonti non c'e' la parola "famiglia".
"Il federalismo fiscale puo' liberare risorse per 5 miliardi di
euro", dice Massimo Poliedri, deputato della Lega Nord,
intervenuto al dibattito. Rocco Bottiglione propone invece di
attingere fondi per i nuovi nati "tassando le rendite speculative
e aumentando l'Irpef per gli scaglioni piu' alti in modo da
garantire uno sgravio di 5.000 euro per ogni bambino" venuto al
mondo. L'onorevole dell'Udc propone inoltre, per le donne che
lavorano, "2 anni di contribuzione figurativa per ogni figlio
nato". Enrico Letta, del Pd, punta invece sul "ritorno del bonus
bebe'", perche' "bisognerebbe premiare chi fa figli come avviene
in Inghilterra", commenta il deputato. E da Maurizio Lupi (Pdl)
arriva qualche spiraglio: "Nel Parlamento c'e' spazio per
discutere e apportare qualche correttivo alla manovra economica"
e che deve essere convertita in legge entro fine luglio.
Piu' dettagliate le richieste dei sindacati, anche loro
intervenuti alla presentazione del Rapporto del Cisf sul costo
dei figli. "Noi proponiamo un nuovo assegno familiare, una
riforma del fisco che sposti i prelievi sui beni di lusso e
vogliamo che i servizi per l'infanzia e la non autosufficienza
siano piu' strutturali a livello nazionale. Inoltre occorre
incentivare gli strumenti di conciliazione dei tempi di vita e
lavoro, prolungando anche i periodi non retribuiti, ed e'
necessario sostenere l'occupazione giovanile altrimenti la paura
del futuro non diminuisce e le culle restano vuote", spiega
Pietro Cerrito, segretario confederale della Cisl. Il segretario
generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, punta invece l'attenzione
sul bisogno del "quoziente familiare alla francese - piu' equo -
e di inserire i cosiddetti contratti relazionali - piu' vicini
alle esigenze dei lavoratori in termini di orario - all'interno
di quelli nazionali e aziendali".
Anche la societa' civile non se ne sta con le mani in mano e
interviene al dibattito sul costo dei figli. Se il Forum
nazionale delle associazioni familiari annuncia che e' allo
studio "un nuovo metodo di equita' fiscale che include il
discorso tariffario e la revisione dell'Isee", dice il suo
vicepresidente Roberto Bolzanaro, per il direttore generale del
consorzio ConOpera Guido Boldrin e' necessario invece dare
"maggior ruolo al Terzo settore e al privato sociale, perseguendo
realmente la sussidiarieta'".
(Wel/ Dire)