MENO ORE PIÙ LINGUE, RIFORMA DELLE SUPERIORI IN VIGORE
E' REALTÀ DA IERI, APPLICAZIONE GRADUALE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 giu. - La riforma delle
scuole superiori e' in vigore da oggi.
Ieri, infatti, i tre regolamenti che rivedono l'assetto di licei,
istituti professionali e istituti tecnici sono stati pubblicati
in Gazzetta Ufficiale, dopo che nelle scorse settimane avevano
ottenuto il via libera dalla Corte dei Conti.È terminato, dunque,
il lungo iter della riforma approvata, definitivamente a febbraio
2010 dal Consiglio dei ministri. A marzo scorso il capo dello
Stato sotto forma di Dpr (Decreti del presidente della
Repubblica) aveva emanato i tre regolamenti che ieri sono
approdati in Gazzetta. I primi a 'saggiare' le novita' saranno i
ragazzi delle classi prime che partiranno a settembre.
L'applicazione sara', infatti, graduale.
- I NUOVI LICEI: Cambia l'impianto Gentile del 1923. Per
cancellare la frammentazione i 396 indirizzi sperimentali, i 51
progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni
attivate saranno ricondotti a 6 licei: classico, scientifico (con
anche l'indirizzo delle Scienze applicate, senza latino),
linguistico, artistico, musicale-coreutico, scienze umane. Si
faranno meno ore a scuola, ma saranno potenziate le lingue - I
NUOVI TECNICI: Ora sono 1.800, suddivisi in 10 settori e 39
indirizzi. Passeranno a 11 indirizzi divisi in due settori:
economico e tecnologico. Centrali, ha assicurato il ministero,
saranno laboratori e lingue.
- I NUOVI PROFESSIONALI: Attualmente sono 5 i settori di
istruzione professionale, con 27 indirizzi. Con la riforma
saranno 2 settori per 6 indirizzi totali. Caleranno le ore da 36
a 32 per alleggerire il carico di studio.
- LE ISCRIZIONI: Il 49,3% dei ragazzi di terza media ha scelto
un indirizzo liceale, il 50,7% ha optato per un percorso tecnico
o professionale. Il 24,9% degli alunni ha optato per lo
scientifico tra vecchio e nuovo indirizzo. Seguono gli istituti
tecnici del settore tecnologico (16,8%), quelli del settore
economico (14,1%), gli istituti professionali dell'area dei
servizi (14%).
Solo dopo c'e' il liceo classico (8,4%), seguito dai
professionali per l'industria e l'artigianato (5,8%). Non
appassiona piu' di tanto il liceo artistico (3,7%). Per i licei
musicali e coreutici la percentuale e' dello 0,2%, ma qui i corsi
sono a numero chiuso.
(Wel/ Dire)
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