PRESENTATA A VERONA DURANTE IL CONGRESSO DI NEUROSCIENZE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - Il contributo delle
neuroscienze nel contesto educativo. E' il tema affrontato
nell'ultima sessione del congresso nazionale "Neuroscience of
Addiction. Neurobiologia, neuroimaging e aspetti educativi nelle
dipendenze", organizzato a Verona dal Dipartimento delle
Dipendenze Ulss 20 di Verona in collaborazione con il
Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa) della Presidenza del
Consiglio dei Ministri. Ad illustrare un' interessante esperienza
dell'Irvine Child Development Center (Cdc) dell'Universita' della
California, e' stato il team di ricerca composto dalle docenti
Sabrina Schuck, Angela Liang e Nicola Byford. Questi interventi,
sviluppati sulla base della psicologia comportamentale,
attraverso il programma "Token Economy" stimolano l'acquisizione
da parte dei bambini di abilita' e competenze facendo perno sulla
motivazione, utilizzando sistemi di gratificazione e ricompensa.
Ma il programma non si rivolge solo ai bambini e coinvolge
l'intero nucleo familiare, cosi' da estendere il lavoro svolto a
scuola anche a casa, rafforzando le abilita' acquisite, creando
un percorso coerente e garantendone la continuita'. "La
comunicazione, la collaborazione, il compromesso e la coerenza
tra il nucleo scolastico e quello familiare vengono sottolineati
e rafforzati come elementi chiave per il successo del rapporto
genitori-figli - ha spiegato la Liang, che si occupa dei
programmi rivolti al nucleo familiare - Attraverso la formazione
i genitori hanno la possibilita' di apprendere le tecniche
necessarie ad affrontare e gestire i comportamenti difficili dei
propri figli, rafforzando e sviluppando un miglior rapporto
genitori-figli." Un campo di applicazione molto utile, inoltre,
e' quello delle attivita' sportive. Un "buon sportivo", infatti,
deve essere in grado di rispettare le regole e l'avversario,
aiutare e collaborare con i compagni di squadra, essere gentile e
utilizzare parole gentili nei confronti di altri.
"Attraverso la stimolazione di sentimenti positivi - ha sostenuto
Nicola Byford - i bambini acquisiscono nuove competenze
nell'espressione e nella verbalizzazione dei propri sentimenti ed
emozioni (rabbia, dolore, felicita')." (Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)