SCUOLA, COBAS: BLOCCO SCRUTINI DILAGA, 2.000 NEL LAZIO
"STOP A BEN OLTRE 1.000 SOLO A ROMA".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - "Dopo il clamoroso
successo del 'primo tempo' della lotta in difesa della scuola che
ha coinvolto sette regioni con un bilancio di oltre 5.000
scrutini bloccati, oggi lo sciopero degli scrutini e di tutte le
attivita' scolastiche indetto dai Cobas sta dilagando nelle
regioni piu' grandi come Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio,
Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle d'Aosta, Friuli
Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di
Bolzano". Cosi' Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas, sulle
iniziative contro i tagli previsti dalla manovra. Le adesioni
alle iniziative, secondo il sindacato, vanno oltre le previsioni
come crescita: "Nel Lazio e in Sicilia sono bloccati piu' di
2.000 scrutini a regione (solo a Roma si andra' ben oltre il
migliaio); in Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia i blocchi
vanno da un minimo di 1.100 fino ad almeno 1.400 a regione; 750
scrutini sono fermi in Liguria e piu' di 500 in Abruzzo: e
tenendo conto che si tratta di dati incompleti perche' ci mancano
cifre precise da tante piccole realta' dove i Cobas non sono
presenti, il traguardo dei 20 mila scrutini bloccati e' oramai a
portata di mano".
Secondo la nota "ad ingigantire il successo dello sciopero e'
stata la presa di coscienza da parte di docenti ed Ata che la
scuola, gia' impoverita e umiliata da tutti i governi dell'ultimo
quindicennio, e' destinata a pagare la crisi piu' di tutti, senza
voler di certo sottovalutare l'attacco a tutto il pubblico
impiego e ai servizi sociali: ai 41 mila posti di lavoro
cancellati e all'espulsione in massa dei precari gia' messi in
conto da 'Crudelia Tremont', si e' sommata una
Finanziaria-massacro che provoca per docenti ed Ata una perdita
economica senza precedenti".
"Il blocco per tre anni degli scatti di anzianita'- continua
Bernocchi dei Cobas- significa un furto medio di 30 mila euro
nell'arco della l'intera carriera lavorativa, con massimi di 45
mila; ed il furto cresce ancora di migliaia di euro a causa del
blocco contrattuale per tre anni".
E ancora: "Un cosi' perverso e distruttivo accanirsi conto la
scuola pubblica e i suoi protagonisti sta facendo dilagare lo
sciopero, a cui partecipano in massa anche molti docenti ed Ata
dei sindacati che avevano dichiarato inutile lo sciopero, come ad
esempio la Flc, il cui segretario Pantaleo aveva invitato gli
iscritti/ a non farlo; e alle migliaia di scioperanti diretti si
aggiungono tanti lavoratori/trici che partecipano alle Casse di
Resistenza per risarcire gli scioperanti della trattenuta".
A Roma in queste ore "si sta svolgendo una manifestazione di
docenti ed Ata in sciopero sotto al ministero. I Cobas chiedono
alla ministra Gelmini (e al suo ispiratore Tremonti) che si
cancellino i 41 mila tagli e la Finanziaria-massacro, il blocco
degli scatti 'di anzianita'' e dei contratti, il furto delle
liquidazioni e l'allungamento dell'eta' pensionabile, in
particolare a 65 anni per le donne; e reclamano l'assunzione a
tempo indeterminato dei precari/e, massicci investimenti nella
scuola pubblica per il funzionamento degli istituti,
l'annullamento della 'riforma' delle superiori, la restituzione a
tutti/e del diritto di assemblea. Analoghe manifestazioni si
stanno svolgendo in tutte le citta' principali delle regioni in
sciopero, soprattutto davanti agli uffici scolastici provinciali
e regionali".
(Wel/ Dire)
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