IL PRESIDENTE MILESI: "REGISTRIAMO UN CALO DELLE DONAZIONI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 giu. - "Il disimpegno
dell'Italia sulla cooperazione e' particolarmente colpevole". Non
usa mezzi termini Giangi Milesi, presidente Cesvi per descrivere
le politiche economiche italiane rispetto alla cooperazione allo
sviluppo, per rilanciare l'azione contro lo sfruttamento del
lavoro minorile in vista della giornata mondiale contro lo
sfruttamento del lavoro minorile del 12 giugno.
"Andiamo a fare questa conferenza stampa col governo - ha
spiegato Milesi -, ma siamo molto critici nei confronti
dell'atteggiamento rispetto al disimpegno sui temi della
cooperazione. Comprendiamo che tutto questo e' estraneo al
ministero degli Affari esteri, anch'esso subisce le politiche
economiche, ma dal punto di vista delle politiche pubbliche,
l'Italia si sta comportando peggio. Mediamente gli altri paesi
Ocse stanno rispettando gli impegni che avevano preso. Noi, da
questo punto di vista, siamo proprio la maglia nera".
Anche se secondo l'ultimo rapporto Ilo "Accelerating action
against child labour", il numero dei minori sfruttati di eta'
compresa tra 5-17 anni e' leggermente diminuito, passando dal
2004 al 2008 da 218 a 215 milioni, una diminuzione del 3%, il
dato, spiga Milesi, e' ancora troppo basso per cantare vittoria.
"Tra tanti dati negativi c'e' una leggera diminuzione del numero
dei bambini sfruttati nel mondo - ha affermato -. Una riduzione
che non ci consente di disimpegnarci". Preoccupazioni, quelle del
Cesvi, che non riguardano soltanto i tagli, ma che in una
situazione di crisi economica globale investe anche i donatori
privati. "Siamo fortemente preoccupati sulla possibilita' di
esercitare questo nostro ruolo - ha aggiunto Milesi -, anche
perche' anche noi abbiamo riscontrato un calo nelle donazioni. In
questo momento la meta' dei fondi della nostra organizzazione
arriva da finanziatori internazionali. Anche se il ministero sta
garantendo che i progetti approvati fino ad oggi vengano
finanziati, fra uno o due anni cominceremo ad avere una
sparizione del ruolo della cooperazione italiana".
Nonostante il dato positivo che verra' presentato questo
pomeriggio al ministero degli Affari esteri sul lavoro minorile,
la cooperazione vede oggi ancora una situazione fatta di luci ed
ombre, e queste ultime, ha specificato Milesi, riguardano
soprattutto l'educazione e l'Africa. "C'e' un impegno che la
Commissione europea si e' data - ha aggiunto - cioe' che il 20%
degli aiuti siano dedicati ai temi dell'educazione, ma in Africa
tutto questo non succede e solo il 2,5% degli aiuti vanno
all'educazione di base". Di fronte a queste emergenze, il Cesvi
avanza una proposta. "Quello che noi abbiamo suggerito e' passare
da una fase di denuncia e del boicottaggio delle multinazionali
irresponsabili ad una fase in cui, facendosi largo anche nel
mondo delle imprese una maggiore responsabilita' sociale, si
possa ragionare in termini di sistema e nel nostro caso il
sistema Paese. Una campagna propositiva sia dal punto di vista
delle alleanze che dei contenuti: massima attenzione e
prevenzione del lavoro minorile, quindi la scuola, e la cura
attraverso i progetti di cooperazione internazionale. In questa
conferenza stampa parliamo dei nostri progetti per dire che
questo tipo di intervento incide su questa realta' perche'
portano i bambini a scuola, l'unico posto dove possono lavorare".
(Wel/ Dire)