"GLI ISTITUTI AVREBBERO COMUNQUE APPLICATO IL BUONSENSO".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 10 giu. - Il messaggio del
ministro Mariastella Gelmini ha "confermato una ovvieta' e cioe'
che con un solo 5 non si boccia nessuno. Noi lo abbiamo sempre
detto, gli istituti applicheranno il buon senso. Lo avrebbero
fatto comunque". Cosi' il capo dei presidi dell'Anp, Giorgio
Rembado. "Ho trovato che il messaggio del ministro fosse
superfluo. Il problema non sono i numeri, ma la la valutazione
complessiva del ragazzo. È il Consiglio di classe che
collegialmente traduce un 5 in sufficienza risicata o
insufficienza. Il 6 in se' e' un giudizio che tiene conto di
pluralita' di elementi. Diciamo che prima il ministero ha dato
maggiore rilievo agli aspetti normativi mentre ieri ha prevalso
il buon senso". La dichiarazione del ministro puo' aprire un
fronte di ricorsi? "Seppure ci fossero sarebbero infondati: la
norma parla chiaro".
(Wel/ Dire)