(DIRE- Notiziario Minori) Roma, 10 giu. - La Camera ha detto si',
in commissione Istruzione (sede legislativa), alla legge che
punta a fornire ai bambini con disturbi di apprendimento
(discalculia, dislessia, disgrafia) una didattica piu' adeguata e
a formare i docenti per affrontare questo tipo di situazioni. La
norma punta a colmare un vuoto importante: finora le scuole non
erano obbligate ad intervenire, ora dovranno attivare percorsi
didattici ad hoc e sollecitare anche la diagnosi. Mentre i
docenti saranno formati adeguatamente. La legge "riconosce la
dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali
disturbi specifici di apprendimento".
Le scuole saranno parte attiva nella diagnosi: dovranno
attivarsi appena di manifesta il problema. Agli studenti saranno
garantiti gli strumenti per superare il divario con i compagni.
Per i familiari che seguono il bambino sono previste forme di
flessibilita' nell'orario di lavoro. Il testo e' arrivato alla
Camera dopo un lungo iter al Senato ma non aveva la copertura
finanziaria. Copertura che e' stata sbloccata a Montecitorio. Per
la formazione degli insegnanti, ora, co sono un milione di euro
per il 2010 e uno per il 2011. Il testo ora dovra' tornare al
Senato.
"Oggi il Parlamento ha scritto un'autentica pagina di
giustizia sociale. Riconoscere in modo sistematico i disturbi
dell'apprendimento che colpiscono gli studenti, e indirettamente
le loro famiglie", commenta la deputata dell'Unione di Centro
Anna Teresa Formisano secondo cui "dislessia, disortografia,
disgrafia e discalculia rappresentano per tanti adolescenti un
ostacolo psicologico, oltre che fisico, tale da indurre a
decisioni drastiche sul proseguimento o meno dei loro studi". Ora
il testo dovra' tornare al Senato.
(Wel/ Dire)