ALLARME DI SAVE THE CHILDREN: "VIAGGI EPICI CON LE FAMIGLIE"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 giu. - Sono tantissimi i
bambini al di sotto dei cinque anni che stanno compiendo viaggi
epici con le loro famiglie, per raggiungere le grandi citta' dove
tentano di sfuggire alla fame elemosinando nelle strade. E'
questo l'ultimo monito di Save the Children, che sta focalizzando
la sua attenzione sulla situazione di poverta' del Niger. Il
perdurare della mancanza di cibo nei villaggi rurali ha infatti
costretto numerose famiglie con i loro figli a percorrere
migliaia di chilometri per raggiungere la capitale, Niamey. La
siccita' ha provocato una progressiva desertificazione, con la
conseguente scarsita' di raccolti e una forte innalzamento dei
prezzi alimentari che in alcune zone hanno toccato picchi di
aumento del 30%. Le famiglie piu' indigenti, pertanto,
impossibilitate a seminare o a comprare cibo sufficiente, stanno
lottando per la sopravvivenza.
In base alle ultime stime, sarebbero ben 7,1 milioni le persone
che non hanno abbastanza cibo, mezzo milione in piu' delle
precedenti stime. "Questo mese ho notato un numero crescente di
donne e bambini ad elemosinare agli incroci." Ha affermato Rachel
Palmer, responsabile comunicazione di Save the Children in Niger.
"Solitamente in questo periodo dell'anno, quando le scorte di
cibo sono esaurite ma il nuovo raccolto e' in arrivo, gli uomini
abbandonano i villaggi in cerca di lavoro. Quest'anno, anche i
bambini e le donne si sono aggiunte al grande esodo, a causa del
crescente stato di poverta' cui le famiglie vanno incontro. Per
molti, questo significa percorrere lunghissime distanze, con i
bambini costretti a mendicare".
Il Niger presenta gia' uno dei piu' alti tassi al mondo di
decessi infantili - un bambino su sei non arriva al quinto anno
d'eta' - e meta' di queste morti sono legate a stati di
malnutrizione. Il peggioramento della crisi alimentare nel Paese
sta mettendo ulteriormente a rischio le vite di molti bambini.
"Il Governo temporaneo in Niger ha richiesto assistenza
immediata, ma la risposta dei Paesi sviluppati e dei donatori
internazionali e' stata lenta e insufficiente. L'entita' della
crisi e' stata grossolanamente sottostimata e molti altri bambini
moriranno se non agiamo subito", ha dichiarato Ibrahima Fall,
Responsabile di Save the Children in Niger.Al fine di raggiungere
i minori piu' vulnerabili e le loro famiglie che vivono nelle
aree piu' remote del Paese, in modo che non siano obbligati ad
intraprendere lunghi viaggi verso le citta' per mendicare, Save
the Children ha esteso la sua attivita' nelle aree rurali di
Zinder, Maradi e Diffa. L'Organizzazione, inoltre, sta fornendo
mensilmente denaro contante per aiutare le famiglie a tirare
avanti fino al prossimo raccolto e per curare i bambini
malnutriti.
(Wel/ Dire)