GENITORI DENUNCIANO L'ASP PER INTERRUZIONE SERVIZIO PUBBLICO.
(DIRE - Notiziario Minori) Palermo, 27 gen. - I genitori dei
bambini autistici denunciano l'Asp di Palermo per interruzione di
servizio pubblico. In questo modo le famiglie hanno voluto
rispondere al bando con il quale il direttore generale Cirignotta
ha lanciato un nuovo progetto di integrazione sociale per i
bambini autistici. L'iniziativa non ha convinto le famiglie che
da un giorno all'altro hanno visto chiudere l'Aiuto Materno che
prima si occupava dei loro bambini.
"L'improvvisa interruzione di questo servizio- afferma Rosy
Pennino, vice presidente della settima circoscrizione e genitore
di una bambina autistica- e' stata funzionale al solito gioco che
portera' l'assegnazione dei servizi agli amici di qualcuno. Noi
vogliamo solo che l'Asp riapra immediatamente l'Aiuto Materno. Il
direttore millanta il potenziamento dei servizi ma l'Asp ha
tagliato l'autismo dalle priorita' di intervento".
La protesta delle famiglie e' iniziata nello scorso novembre
quando l'Asp, per mancanza di fondi, ha sospeso i progetti di
terapia delle sindromi autistiche all'Aiuto Materno. Per questi
bambini la terapia riabilitativa e' indispensabile ed e' l'unica
speranza per i genitori. Anche per i genitori, infatti, il
training dell'Aiuto Materno e' fondamentale, perche' li aiuta a
relazionarsi meglio con i loro figli. Inoltre l'assenza perdurata
delle terapie porta i bambini a regredire lentamente, facendo
perdere tutti i progressi raggiunti. Le famiglie che vivono
questo dramma vogliono puntare l'attenzione anche sulle linee
guida regionali della rete assistenziale per le persone affette
da sindromi autistiche che sono rimaste sulla carta. In Sicilia,
secondo una stima del 2007, sono 5.000 i soggetti autistici e di
essi i censiti nella provincia di Palermo sono 1.800. Un
programma di assistenza per loro e' previsto in un decreto
regionale pubblicato in Gazzetta il primo febbraio 2007.
attualmente, pero', le strutture siciliane, i servizi pubblici in
grado di sollevare la famiglia dal gravoso onere di un'assistenza
adeguata, per un soggetto su tre, sono quasi inesistenti.
(Wel/ Dire)