CONDOTTO IN COLLABORAZIONE CON L'INRAN PER IL PROGETTO 'CASCADE'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 gen. - I neonati allattati
esclusivamente con formule lattee potrebbero assumere
giornalmente una quantita' significativa di calorie in piu'
rispetto alle raccomandazioni. È quanto emerso dallo studio
condotto dall'Helmholtz Zentrum München (Germany) in
collaborazione con l'Istituto nazionale di ricerca per gli
alimenti e la nutrizione (Inran), nell'ambito del progetto
europeo "Cascade" e pubblicato sul "International Journal of Food
Sciences and Nutrition" (2009).
Oggetto della ricerca sono 22 formule lattee per neonati, tra
cui prodotti vaccini, ipoallergenici e di soia, sia liquidi che
in polvere. Le aziende produttrici coprono l'80% di tutto il
mercato della Ue ed i prodotti sono corredati da etichette con
indicazioni sulla preparazione e di un misurino, del quale viene
dichiarata la capacita' in grammi. La quantita' di calorie
assunte giornalmente con le formule lattee in polvere e' stata
calcolata seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. In
particolare, e' stata presa in considerazione la quantita' in
peso misurata in base alla capacita' dichiarata del misurino e
per pesata. Dal confronto dei dati si evince che per il 90% dei
prodotti esaminati vi e' rischio di un'eccessiva assunzione di
prodotto. Cio' e' dovuto a due situazioni: le quantita' di
prodotto indicate in etichetta per le varie eta' sono superiori
alle raccomandazioni (apportando fino a circa il 17% in piu'
rispetto al fabbisogno energetico al quarto mese di vita); il
misurino ha una capacita' maggiore rispetto a quella dichiarata
(circa 0,5 g/misurino) e, con l'aumentare del numero dei
misurini, il bimbo al quarto mese riceve un surplus calorico
giornaliero di circa il 7% rispetto al fabbisogno. L'effetto
combinato delle due situazioni sopra descritte puo' comportare,
per un neonato al quarto mese, un eccesso calorico fino a circa
il 24% del fabbisogno energetico stimato dalla Fao e dall'Oms.
Raffaela Piccinelli, la nutrizionista dell'Inran che ha
realizzato il campionamento dei prodotti nei vari paesi europei
spiega che "lo scopo originale della raccolta di prodotti per
l'infanzia era la valutazione dell'esposizione agli interferenti
endocrini in bambini da 0 a 9 mesi. Poi, come spesso succede
quando si fa ricerca, sono state fatte anche altre misurazioni
che hanno portato a risultati non meno interessanti. Nello
studiare le etichette delle formule lattee per i primi 4 mesi, si
e' visto che i misurini e le indicazioni riportate in etichetta
potevano portare ad assunzioni eccessive di calorie. Per ovviare
a tale situazione si suggerisce di aggiungere in etichetta il
consiglio ai preparatori dei biberon di verificare almeno una
volta, per pesata, che l'insieme dei misurini utilizzati
corrisponda effettivamente alla quantita' di formula lattea
prescritta dal pediatra. Inoltre, nelle istruzioni dovrebbe
sempre essere indicato che il misurino va riempito 'raso' e
comunque non 'pigiato', come alcuni familiari e/o assistenti
inesperti fanno nell'intenzione di nutrire meglio il bambino". Il
risultato di questa pubblicazione potrebbe avere implicazioni per
la salute dei neonati, come spiega Catherine Leclercq,
responsabile scientifico per l'Italia del progetto Cascade:
"Innanzitutto va ricordato che le raccomandazioni dei pediatri e
dell'Oms sottolineano l'importanza di privilegiare sempre
l'allattamento esclusivo al seno. Con l'allattamento artificiale
la quantita' di calorie ingerite dipende da chi prepara e
somministra il biberon (dalle sue ansie, competenze, ecc.) che
molto spesso e' piu' preoccupato del fatto che il bimbo cresca in
fretta e che sia 'florido' piuttosto che 'correttamente'
alimentato. È noto che un'assunzione eccessiva di calorie nei
primi mesi di vita puo' essere causa di obesita' nei bambini e
poi negli adulti. Si comunicano questi risultati, osservati
casualmente, per sensibilizzare al problema produttori, pediatri
e genitori".
(Wel/ Dire)