ANIEF: 'SMENTITO CHE MERIDIONALI TURBANO CONTINUITÀ DIDATTICA'.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 gen. - Nel corrente anno
scolastico sono stati soltanto 691 i docenti che hanno ottenuto
il trasferimento da nord a sud. È questo il dato che emerge da
uno studio sulla mobilita' docenti 2009 della fondazione Agnelli
e riportato dall'Anief, associazione professionale e sindacale,
in una nota che pone una questione: quanto effettivamente pesano
i trasferimenti di riavvicinamento alla propria regione d'origine
di docenti del Sud che insegnano nelle scuole del Nord, un flusso
a cui sovente si imputano importanti responsabilita' nelle
interruzioni della continuita' didattica?.
La risposta, dice il sindacato "fa impietosamente cadere uno
dei luoghi comuni piu' gettonati da una certa parte politica e
sindacale nella loro personale crociata contro i docenti
meridionali, rei di dar luogo a una forte mobilita' territoriale
da nord a sud con pesanti ripercussioni sulla continuita'
didattica". La fondazione Agnelli rileva che nell'anno 2009/2010
le domande di trasferimento da nord a sud rappresentano appena il
2,5% del totale, per di piu' con una bassissima percentuale di
accoglimento (appena lo 0,6%). Il totale dei docenti che hanno
ottenuto il trasferimento lungo la direttrice nord-sud ammonta,
quindi, ad appena 691 unita'.
Di contro, lo studio rileva un'altissima incidenza delle
richieste di mobilita' intraregionale (verosimilmente appannaggio
di docenti del nord che cambiano provincia nel tentativo di
riavvicinarsi al proprio luogo d'origine) con percentuali tutte
ben al di sopra del 90% nelle principali regioni padane: il 95.5%
in Piemonte, il 93.6% in Lombardia, il 96,2% in Veneto.
L'Anief "annota con soddisfazione che lo studio della
fondazione Agnelli seppelisce letteralmente sotto una mole
inequivocabile di dati uno dei cavalli di battaglia di coloro che
hanno tentato, tentano e proveranno nell'immediato futuro a porre
limiti alla mobilita' dei docenti (precari e non) sul territorio
nazionale, ventilando addirittura ipotesi di regionalizzazione
dell'arruolamento dei docenti, sottoponendo lo stesso a vincoli
di residenza da certificare. L'auspicio e' che lo studio della
fondazione Agnelli possa contribuire a spazzare via, una volta
per tutte, simili depistaggi, riportando il fuoco della
discussione sui veri mali e sulle vere cause dei problemi della
scuola".
(Wel/ Dire)