INIZIATIVA DELL'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 feb. - Quanti stranieri ci
sono nelle classi della provincia di Caserta? È quello che vuole
sapere l'Ufficio scolastico provinciale (Usp) che ha girato alle
scuole del territorio la richiesta ricevuta dalla prefettura
locale.
La prefettura, spiega l'Usp, "ha richiesto con urgenza i dati
sulla presenza degli alunni stranieri nelle scuole della
provincia e sulla dispersione scolastica". Per questo gli
istituti, con una lettera datata 18 gennaio, vengono invitati a
fornire i dati relativi agli anni scolastici 2007/2008,
2008/2009, 2009/2010. Ma la richiesta non piace alla Cgil che e'
insorta. Con una nota congiunta il segretario generale della Flc
Cgil, Mimmo Pantaleo, e Morena Piccinini, segreteria nazionale
Cgil, parlano di "una fase di stretta sui diritti e sulle
agibilita' dei cittadini immigrati nel nostro Paese" che sarebbe,
secondo i sindacalisti, diretta conseguenza delle indicazioni sul
tetto del 30% agli stranieri in classe.
Per la Cgil, "la richiesta di informazioni, attribuita
dall'Ufficio scolastico provinciale alla prefettura, e' molto
particolareggiata e richiede dati che nulla hanno a che vedere
con la dispersione scolastica. In ogni caso- domandano Pantaleo e
Piccinini- da quando le prefetture si interessano di dispersione
scolastica, di difficolta' di apprendimento e di integrazione
nell'ambiente scolastico? Da quando la presenza di alunni
immigrati nelle nostre scuole rappresenta un pericolo pubblico
per la sicurezza?". Infine, l'ultima domanda: "Cosa intende fare
la Ministra Gelmini di fronte a questa palese violazione dei
diritti di cittadinanza delle persone?".
(Wel/ Dire)