'LEZIONI' DELL'ADMO: TANTI SI SONO ISCRITTI AL REGISTRO DONATORI.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 25 gen. - Gli studenti delle
scuole superiori emiliano-romagnole sono sensibili e aperti alla
cultura della donazione di organi. Sono oltre 11.100 i ragazzi
delle ultime classi delle superiori di tutta la regione che lo
scorso anno scolastico hanno partecipato agli incontri "Admo a
scuola", organizzati dall'Associazione donatori di midollo osseo
per approfondire tra i banchi di scuola la conoscenza delle
problematiche relative alla cultura del dono ed in particolare
della donazione di midollo osseo, oggi ancora unica certezza per
guarire pazienti affetti da leucemie e linfomi. Stakanovisti
della solidarieta' gli studenti modenesi, agli incontri con Admo
hanno partecipato in 4.100, e 41 di loro si sono iscritti al
Registro donatori midollo osseo nazionale, collegato ad altri 55
registri internazionali.
Nella speciale classifica del dono seguono gli studenti
ferraresi, in 1.735 hanno partecipato agli incontri con Admo, e
55 si sono anche iscritti al Registro donatori. Seguono poi i
ragazzi di Reggio Emilia, 1.420 studenti e sette iscrizioni,
quelli di Bologna, 1.300 studenti e 27 iscrizioni), Faenza, 1.135
studenti e 10 iscrizioni, Parma e Piacenza, rispettivamente con e
820 e 596 studenti, ma nessuna iscrizione.
Anche per l'anno scolastico in corso i volontari di Admo
incontreranno gli studenti emiliano-romagnoli che vorranno aprire
loro le porte delle proprie scuole. Obiettivo del progetto e'
avvicinare i giovani alla donazione come "oggetto sociale" e ai
suoi significati, spigare cioe' a chi rivolgersi, cosa succede
nelle varie fasi prima, durante e dopo la donazione. Scopo delle
chiacchierate e' anche aprire un tavolo di riflessione
sull'importanza della donazione per gli altri e per se' stessi,
educare alla solidarieta' come valore portante della societa'
civile ed educare ad interessarsi della salute del proprio corpo.
Durante gli incontri i volontari di Admo invitano infine i
ragazzi a fare una prima donazione di sangue e la "tipizzazione",
processo che consente di diventare a tutti gli effetti donatori.
"Per inesperienza o scarsa stimolazione da parte degli adulti, i
ragazzi a volte non conoscono le possibilita' che hanno per
mettere in pratica la loro propensione alla solidarieta'",
spiegano i responsabili di Admo. "La donazione di midollo non si
esaurisce in un importante gesto di altruismo, ma e' anche una
pratica che permette di avere costanti informazioni sul proprio
stato di salute, contribuendo ad assumere stili di vita piu'
responsabili", aggiungono infine i responsabili di Admo.
(Wel/ Dire)